Dopo le polemiche suscitate dalla pubblicazione sul Corriere della Sera di tre intercettazioni illegali relative al caso Ruby, la Cassazione ha deciso di indagare. Sono quindi in corso "accertamenti conoscitivi" da parte del procuratore generale, Vitaliano Esposito, come si legge in un comunicato del Csm che ha perciò disposto "la trasmissione al Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione di copia del fascicolo".
Indagine attivata dalla procura di Milano Ieri pomeriggio il procuratore Edmondo Bruti Liberati, aveva mandato per conoscenza al vice presidente del Csm, Michele Vietti, copia del comunicato diffuso poi alla stampa sul caso. E il procuratore aggiunge: "Sì, accertamenti conoscitivi, come quelli che abbiamo fatto noi per capire che cosa era successo dopo la pubblicazione sui giornali di alcune telefonate del Presidente del consiglio". Nel comunicato stampa di ieri Bruti Liberati aveva spiegato che le intercettazioni indirette che riguardano il premier e alcune ragazze erano state disposte tra l’agosto e l’ottobre scorso nell’ambito delle indagini su Nicole Minetti, Lele Mora ed Emilio Fede e quando ancora il premier non era indagato. Erano state trascritte parzialmente per chiedere al gip l’autorizzazione a proseguire nelle intercettazioni degli altri bersagli dell’indagine. Poi, ha chiarito la Procura, sono state depositate alla sola difesa del capo del governo come un atto dovuto a garanzia del diritto di difesa.
Il procuratore ha inoltre ribadito la correttezza dell’operato dei pm e il fatto che riguardo la pubblicazione delle intercettazioni sui giornali non è ravvisabile alcun illecito. Le intercettazioni infatti erano state depositate alla parte e dunque era venuto meno il segreto degli atti d’indagine.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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