nostro inviato a Riva del Garda (Tn)
Si contano per capire quanto contano. In politica e nel Pdl. Un atto di coraggio, non cè dubbio, il loro. Dove il «loro» sta per Roberto Formigoni, Maurizio Lupi e Mario Mauro, che di coraggio già ne hanno avuto dando corpo a Rete Italia, un vero e proprio network di approfondimento e di riferimento dei cattolici in politica. E un atto di coraggio che si declina anche questanno a cominciare dal titolo, «Viva la politica», scelto per la due giorni di dibattito, apertasi ieri al Pala-Congressi di Riva del Garda, con la benedizione, in forma di prolusione, del cardinale Camillo Ruini. Che ha insistito più volte, facendo esplicito riferimento anche a parole di Benedetto XVI, «sui valori e sui principi non negoziabili» per i cattolici, che si avvicinano alla politica e che in politica si debbono muovere facendo scelte di responsabilità. In proposito per il cardinale Ruini «è teologicamente infondata quella posizione, rivendicata a volte con enfasi da alcuni politici cattolici, per la quale il richiamo alla propria libertà di coscienza viene fatto valere per discostarsi dagli insegnamenti della Chiesa. Sul piano politico e giuridico essi hanno certamente il diritto di agire così, ma non possono - ha sottolineato Ruini raccogliendo un lungo applauso - pretendere che questi comportamenti e queste scelte siano anche teologicamente ed ecclesialmente legittimi».
«Noi vogliamo far politica da cristiani e far politica dentro il Pdl, perché nel Pdl - ha tenuto a precisare il presidente della Regione Lombardia - abbiamo ritrovato molti nostri temi come la sussidiarietà, lattenzione alla famiglia». E, davanti al marasma del gossip mediatico di questi mesi, Formigoni ha voluto precisare che «alluomo politico la gente chiede di governare bene e non di essere per forza un esempio di moralità. In buona sostanza, non importa quante fidanzate ha un ministro, importa che il ministro svolga bene lincarico cui è stato delegato».
Un concetto su cui ha voluto soffermarsi anche Ruini, rispondendo ad alcune domande della platea: «La moralità della politica è un problema che cè sempre stato e con il quale il cristiano deve costantemente fare i conti. I cattolici impegnati in politica devono essere uniti nel perseguire le priorità del bene comune. Sono ben note infatti le numerose fragilità dellItalia, una su tutte la famiglia, risorsa fondamentale del nostro Paese, ma troppo trascurata nellazione dei governi, dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi. Trascurando la famiglia - ha ammonito Ruini - siamo arrivati allemergenza educativa, cioè al problema delleducazione delle nuove generazioni, innescando parimenti anche il problema della crisi demografica che sta silenziosamente ma inesorabilmente restringendo ogni prospettiva di sviluppo».
A margine del convegno Formigoni ha voluto commentare con i giornalisti anche la nuova discesa in campo di Berlusconi quale capolista del Pdl alle amministrative di Milano: «La volontà di impegnarsi in prima persona conferma che Berlusconi fa pochi calcoli politicisti. Farà certamente bene al Pdl perché è un trascinatore. Daltro canto ha sempre considerato Milano la sua città». Quanto alle prospettive del risultato elettorale Formigoni non ha dubbi: «La vittoria arriderà a noi. Ma guai, allinizio di una campagna elettorale, a dare una battaglia per vinta. Bisogna sempre impegnarsi anche perché è bello vincere forte. Quindi molto dipenderà dallimpegno di tutti».
Il meeting di Rete Italia accoglierà oggi interventi del ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, della Giustizia, Angelino Alfano, e dei Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto.
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