Russell Crowe, un gladiatore a Sherwood

Cannes si prepara a omaggiare il nuovo Robin Hood che il 14 maggio uscirà nelle sale italiane Diretto da Ridley Scott, sarà un eroe controverso: "Non è un buono a tutto tondo ma ci dà lezioni"

Russell Crowe, un gladiatore a Sherwood

New York - Hollywood si accinge ad applaudirlo nel ruolo del più celebre eroe della letteratura britannica. Il Festival del Cinema di Cannes gli ha già preparato il tappeto rosso: la Croisette si augura che il carisma del protagonista di Gladiator possa trasferirsi dall'antica Roma alla Foresta di Sherwood, e inaugurare la manifestazione con grandi applausi, il 12 maggio, grazie al suo Robin Hood. E forse Russell Crowe sta per riavvicinarsi all'Oscar grazie a questa pellicola diretta da Ridley Scott, lo stesso regista che gli aveva offerto l'opportunità di vincere la sua prima statuetta nel 2001, appunto con Gladiator - ma che cinque anni più tardi l'avrebbe tradito con una pellicola di scarso successo, Un'ottima annata, rischiando di affondarlo.

Nonostante quel fallimento, Russell Crowe ha comunque scelto Scott per portare sugli schermi la nuova versione hollywoodiana del «malandrino» inglese creato da Sir Walter Scott nel lontano 1820 e già interpretato da una lunga serie di star: Douglas Fairbanks (nel 1922), Errol Flynn (1938), Sean Connery (1976), John Cleese (1981), Kevin Costner (1991) e Cary Elwes nella commedia dell'indimenticabile Mel Brooks, Robin Hood: un uomo in calzamaglia (1993).

A differenza del sorridente e placido Fairbanks, Crowe interpreta il fedele soldato di Riccardo Cuor di Leone con la grinta consona alla sua immagine di bad boy; e innamorandosi di Cate Blanchett nei panni della cameriera Marian, incanterà il pubblico con una love story che i critici già definiscono indimenticabile.

Da parte sua, Hollywood vuole addolcirne la spigolosa reputazione e far dimenticare l'incidente nel 2005 a Manhattan (quando l'attore australiano ha attaccato un portiere dell'Hotel Mercer ed era stato portato al commissariato in manette). Ma Crowe quel carattere difficile ce l'ha ancora. Proprio lunedì, mentre gli veniva dedicata la sua stella sull'Hollywood Boulevard (la numero 2404 della celebre Walk of Fame) è scoppiata l'ennesima rissa con la stampa.

«Per me è un privilegio ricevere questo riconoscimento davanti a tanti amici e colleghi - ha dichiarato angelico - ma soprattutto in presenza della mia splendida sposa, Danielle, e dei miei figli». Un attimo dopo già litigava con un reporter che aveva osato domandargli sarcastico se nei panni di Robin Hood l'avremmo visto in calzamaglia. «Perché non ve lo andate a vedere?», è scattato l'attore, che però ha subito cambiato tono. «È un film che anche i miei figli potranno vedere. Non ho mai permesso loro di vederne uno, ma questo Robin Hood non è un super eroe, non indossa una cappa: è un uomo che ha visto molte cose, capisce come funziona il mondo e ci insegna qualche buona lezione».

L'attore, che è occupatissimo a girare altri film, di cui il primo, The next three days uscirà a novembre ha ammesso di avere un sogno: «Voglio essere il nuovo Brando». Ci riuscirà con Robin Hood? Già il fatto che la pellicola sia stata completata ha qualcosa di miracoloso.
«Ho accettato di girarlo solo perché mi avevano promesso che il mio Robin sarebbe stato diverso da tutti gli altri», ha detto, tralasciando di menzionare il cachet di 20 milioni di dollari e il 20 per cento sugli incassi. Ma nel 2007 la prima versione della sceneggiatura, che faceva di Robin un cattivo e dello sceriffo di Nottingham un nobile eroico, non gli era affatto piaciuta. «Questo è Csi nella Foresta di Sherwood!», aveva protestato con i dirigenti della Universal ordinando loro di far intervenire Ridley Scott. Nel frattempo Sienna Miller, che avrebbe dovuto vestire i panni di Marian, aveva abdicato al ruolo (circolano voci che fosse stata licenziata perché troppo giovane) ed era subentrata Kate Blanchett.

Scott ha poi modificato la sceneggiatura e trasformato questa storia che spazia nell'arco di vent'anni, dal 1199 al 1218, in un classico action movie. Così ha regalato a Crowe il ruolo che sognava: un gladiatore nella Foresta di Sherwood che forse conquisterà Cannes, i botteghini e un altro Oscar.

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