Mosca - Un giovane poliziotto russo è stato licenziato ieri dopo aver rivolto un appello al primo ministro Vladimir Putin con un video diffuso su YouTube in cui accusava i superiori di corruzione - accusa peraltro definita falsa dalle autorità - scrivono le agenzie di stampa russe.
Il video di denuncia La scorsa settimana, l’agente di Novorossiisk, città portuale sul Mar Nero, aveva postato sul popolare sito un video di sette minuti (guarda) in cui accusava i superiori di averlo a costretto a lavorare nei fine settimana e a risolvere crimini inesistenti, oltre a bloccare la sua richiesta di risarcimento per una ferita. "Voglio mostrarvi dall’interno la vita dei poliziotti in Russia... l’ignoranza, la rozzezza, la noncuranza quando gli agenti muoiono a causa dei loro capi ottusi", dice nel video su YouTube e sul sito personale (http://dymovskiy.ru) Alexei Dymovsky.
Il video spopola in rete Dopo che il video è stato visto da almeno 200mila persone e che i media hanno ripreso la storia, il ministro dell’Interno Rashid Nurgaliyev ha risposto ieri promettendo un’inchiesta sulle accuse di Dymovsky, che sarebbe stata aperta oggi e i cui risultati sarebbero stati poi presentati sia a Putin che al presidente russo Dmitry Medvedev, hanno scritto le agenzie citando il portavoce del ministero.
Ma due ore dopo, lo stesso portavoce ha detto alle agenzie che l’inchiesta era stata già completata e che l’agente in questione era stato licenziato "per diffamazione e azioni che macchiano l’onore" della polizia. In un’intervista alla radio Ekho Moskvy, Dymovsky ha detto di ritenere che la sua auto sia stata seguita e che avrebbe inviato moglie e figlia a Mosca per ragioni di sicurezza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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