Ryan Reynolds, il più sexy del mondo finisce piantato come uno qualunque

L'attrice Scarlett Johansson lascia il compagno bello e sensuale. E' il simbolo delle donne attratte dagli uomini che le rendano felici

Ryan Reynolds, il più sexy del mondo  
finisce piantato come uno qualunque

Intanto il fatto che una classifica di People l’abbia consacrato l’uomo più sexy del mondo 2010, non significa affatto che l’attore Ryan Reynolds (a breve ex marito dell’attrice Scarlett Johansson) sia davvero il più sexy del mondo: è leggermente strabico, ha un mento che sembra lo scivolo dei giochi acquatici di Gardaland e sfoggia una «tartaruga» lucidata che lascia troppo poco al caso per poter essere virile.
Ma quel che è peggio, è che questa manciata di potenzialmente provvidenziali imperfezioni, non serve a farne un «tipo», bensì un belloccio. Nel senso brutto del termine. Che è l’opposto del sexy, di solito e anche in questo caso.
La classifica di People deve essersi distratta da almeno una decina di uomini che Reynolds sarebbero in grado di confinarlo al posto suo: cioè sulla panchina di un qualsiasi college Usa, a masticare sguaiatamente gomma americana con una mazza da baseball in mano e un cappellino con visiera montata storta. Uomini tipo «il Freddo» di Romanzo Criminale (Vinicio Marchioni) che sia arrestato o a piede libero, o Claudio Amendola perfino ne I Cesaroni, o l’allenatore del Real Madrid, José Mourinho quando parla, quando tace e perfino quando se ne va dall’Inter, o James McAvoy in Espiazione, o Patrick Dempsey in qualsiasi puntata di Grey’s Anatomy con o senza camice, o Romain Gary (se fosse ancora vivo) ritratto sulla copertina del suo Cane Bianco assieme alla moglie Jean Seberg, o perfino certi direttori di giornale... Insomma ce ne vengono in mente un sacco più sexy del signor Johansson. Quanto poi al fatto che, dopo due soli anni di matrimonio, la «tondotta» musa di Woody Allen, abbia deciso di scaricarlo, beh, è presto detto: non è di un uomo sexy che non si riesce a fare a meno. Un uomo sexy «serve» a qualcosa, ma non a tutto il resto. Non è quello che ti cambia la vita, non è necessariamente quello che te la riempie, non è quello senza il quale si va in apnea. Gli uomini che ti ingombrano bene la vita non sono per forza quelli che ti ingombrano bene le lenzuola. Ma sono quelli, senza i quali, ti accorgi della differenza, senza i quali diventa di più faticoso vivere.
Sembra, secondo quanto riportato da Us Weekly, che Scarlett abbia deciso di divorziare dal «fresco» marito a causa delle lunghe e frequenti distanze che il loro lavoro impone. Lui su un set per mesi, lei su un altro per altrettanto tempo... «Infelicità da lontananza» l’hanno definita. Come se per rimediare all’infelicità da lontananza fosse utile allontanarsi del tutto. «Dopo lunga e meditata riflessione da entrambe le parti abbiamo deciso di porre fine al nostro matrimonio. Lo avevamo iniziato con amore e con amore e gentilezza lo chiudiamo. Sebbene la riservatezza non sia attesa, sarebbe certamente gradita», recitava la dichiarazione congiunta e piccata rilasciata l’altro giorno dai futuri ex coniugi. Ovviamente la loro storia, due anni fa, era partita con tutte le nuvole di glamour e «romanticume» che ci si aspettava da due giovinastri innamorati, milionari e benedetti da Hollywood. Lui si era appena separato da Alanis Morissette (dopo due anni, anche quella volta lì), lei era professionalmente lanciatissima, e il matrimonio era stato celebrato a Vancouver in presenza dei parenti più stretti e di pochi amici. Ma la favola è scoppiata lo stesso. Ieri, quando la notizia dell’imminente divorzio è rimbalzata in tutto il mondo, in molti si sono chiesti come si faccia a piantare l’uomo più sexy del mondo. Ma, poste le premesse iniziali, in realtà una fine è una fine. E quando ti si pianta come una spina in mezzo a una storia, è esattamente lo stesso che tu ti stia separando da un sex symbol o da uno scorfano. Ma è molto peggio quando ti separi da qualcuno che ha saputo rendersi indispensabile.
Lasciare un sex symbol può sembrare eroico solo nei film che profumano di rosa, quelli pieni di protagoniste goffe che hanno smesso di inciampare, iniziato ad andare dal parrucchiere, e buttato via gli occhiali solo grazie all’incontro con un uomo. Ogni tanto è molto peggio doverselo tenere un sex symbol.

E ogni tanto, quando l’adone ti sparisce dall’esistenza, è perfino difficile riuscire ad accorgersi della differenza. Forse per Scarlett è andata così. Visto che, per sua stessa ammissione, per due anni ce l’ha avuto «a mezzo servizio». La cosa veramente complicata è, per un sex symbol, digerire il fatto di essere stato mollato.

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