Sì, è un’eroina a misura d’uomo

A noi uomini la «bella favola» di Pretty Woman continua a piacere per un motivo fondamentale: una prostituta come Vivian (Julia Roberts) non l’abbiamo mai incontrata. Prostitute tante, ma - come Vivian - nessuna. E non si pensi subito a una questione di prezzo o di bellezza. Sul mercato ci sono escort anche più sexy di Vivian, però pazienti e tolleranti come lei non se ne trovano neppure in cambio di una tariffa extra. Oggi la lucciola, regolarmente iscritta all’Albo delle Lucciole Professioniste, oltre a non baciare il cliente (legge n.1 dei Dieci Comandamenti peripatetici), non gli sorridono nemmeno, negando loro non solo uno sguardo ammirato, ma perfino un’occhiata di ipocrita simpatia. Insomma, il minimo sindacale per metterci a nostro agio, per non farci sentire dei falliti sentimentali. Invece, lei ti osserva cattiva (peggio di una moglie o una fidanzata) e ti giudica (peggio di una moglie o di una fidanzata). Vuoi mettere con quel birignao zuccheroso della Vivian? Lei che riesce a fissare negli occhi il miliardario Edward (Richard Gere) senza scoppiare a ridere, nonostante il bellimbusto sia lì a maneggiare un telefonino (siamo nel 1990) ancora grosso come una scatola di scarpe e pesante come una batteria dell’auto.
Vivian, benché sia una mercenaria del sesso, sa che l’uomo non vive di solo sesso mercenario. Per questo, quando Edward torna a casa, lei - premurosa come una geisha e fedele come un’amazzone di Gheddafi - gli fa trovare pantofole e giornale, proprio come sogni che faccia la tua compagna di vita che, al contrario, giornale e pantofole te le lancia dietro. Richard, quindi, ha poco da sputare nel piatto in cui mangiò in quel lontano 1990. Senza un briciolo di gratitudine per quella deliziosa Vivian che lo copriva di attenzioni, oggi si permette di dire: «Pretty Woman era solo una stupida commediola...».
Ma come, hai la fortuna di trovare l’unica prostituta dal volto umano in circolazione, e che fai? le dai della «stupida»? Ma stupido (e pure ridicolo) sarai stato tu in «American gigolò», dove, per fare le flessioni con i piedi in su e la testa in giù, hai avuto bisogno di una controfigura. Se in quel film ci fosse stata una come Vivian, stai certo che non te l’avrebbe neppure fatto notare, magari gratificandoti con un bel: «Ma che atletico che sei...».
E questo per il passato. Ma vogliamo parlare del presente? Tu, caro Richard, a Vivian non sei degno neppure di allacciare le scarpe (anche perché lei usa solo stivaloni sopra il ginocchio con zip laterale).

Oggi giochi a fare il buddista, lo spiritualista, l’animista anche grazie ai soldi che ti ha fatto guadagnare quella svampita della signora Vivian Pretty Woman. Che continua a battere lungo i marciapiedi, guadagnandosi da vivere col sudore della fronte.
E non solo.

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