Utili in discesa per Nokia. Il primo produttore di telefoni cellulari al mondo ha visto infatti lutile netto scendere nel terzo trimestre a 1,07 miliardi di euro da 1,08 miliardi dello stesso periodo 2004. Anche se quello per azione è salito a 25 centesimi da 24 centesimi per effetto del buy back. Le vendite del periodo sono cresciute del 9,3%, oltre le attese, con un fatturato netto che si è attestato a 10,33 miliardi (consensus 10,03 miliardi) rispetto ai 9,3 miliardi dell'analogo periodo dell'anno precedente. Ma i margini operativi sono scesi al 13,2% (le attese erano di 14,1%), erosi da un prezzo medio di vendita sceso a 99 euro (un euro meno del consensus). Lindebolimento è avvenuto nonostante la gamma di cellulari sia stata arricchita con modelli dotati di nuove funzionalità pensati per i clienti disposti a spendere di più. E nel 2006 i prezzi dovrebbero continuare a scendere, mentre sui 12 mesi Nokia ha confermato la previsione di volumi in crescita del 10%. Jorma Ollila, l'amministratore delegato uscente che a giugno sarà sostituito da Olli-Pekka Kallasvuo, si è detto tuttavia fiducioso sul raggiungimento degli obiettivi di redditività, cioè una margine operativo del 17%.
Ollila ha aggiunto anche che conta di incrementare ancora la quota di mercato mondiale che era a fine 2005 al 33% confermando che la società dispone di oltre il 30% del mercato cinese. In Borsa Nokia ha perso ieri oltre il 3%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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