Manlio Armellini è stato l’anima del Salone del Mobile di Milano, da quando nel 1965 diventa segretario generale e successivamente ad di Cosmit - la società organizzatrice della manifestazione fin dalla sua prima edizione nel 1961- e sotto la sua guida è diventata l’indiscusso punto di riferimento delle aziende, vetrina internazionale del sistema arredo.
Così il Salone del Mobile.Milano gli rende omaggio con una borsa di studio per studenti meritevoli al Master Universitario in Furniture Design del Politecnico di Milano, gestito da POLI.design.
“Un uomo vulcanico e visionario, raffinato e generoso”, lo ricorda Maria Porro, presidente del Salone del Mobile.Milano, promotrice insieme alla moglie Armida Armellini della borsa di studio che coprirà il 50% della quota di iscrizione di uno studente italiano e di uno straniero – a sottolineare l’internazionalità del Salone – e verrà assegnata da una commissione composta dalla direzione del Master, da Maria Porro e Armida Armellini.
“Da quando nel 1965 ha avuto l’intuizione di completarne l’offerta commerciale con la presenza delle principali aziende leader del settore arredo raccolte tutte insieme - aggiunge Maria Porro - il Salone è decollato diventando quello che oggi tutti conosciamo e apprezziamo, il fiore all’occhiello di Milano e di una nazione intera”.
La scelta del Politecnico di Milano, istituzione storica milanese d’ eccellenza, e del Master Universitario in Furniture Design diretto da Alessandro Deserti, professore ordinario del dipartimento di Design del Politecnico e da Francesco Zurlo, presidente di POLI.design e preside della Scuola Design del Politecnico, si intreccia con le profonde radici del Salone del Mobile: modello di “saper fare”, luogo privilegiato di incontro tra imprese e design, centro di ricerca, innovazione e qualità.
“Formare designer preparati e consapevoli del ruolo del design nel contesto socioeconomico sarà fondamentale - spiega Francesco Zurlo -. Il design è, ben più di una disciplina finalizzata al bello e al ben fatto perché, con il suo approccio, diventa un asset strategico per l’innovazione e la competitività di istituzioni pubbliche e private così come di Pmi e multinazionali: Manlio Armellini lo sapeva bene e grazie al suo lavoro è riuscito a dimostrarlo non solo al nostro Paese ma al mondo intero”.
“Sono contenta che, grazie alla sentita partecipazione del Politecnico - dice Armida Armellini rivolgendosi ai giovani -, insieme al Salone del Mobile siamo riusciti a dare il via a questa borsa di studio per premiare le capacità e l’entusiasmo di due giovani brillanti.
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