Aiuti «stellari» per i linfomi

Con una stella di Natale si possono raccogliere fondi per curare i tumori del sangue

Stelle di Natale offerte in questi giorni in oltre 4mila comuni italiani per sostenere la ricerca ematologica. Iniziative che si ripetono dal 1985 quando la presidente della sezione AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma) di Reggio Calabria cominciò a vendere le prime 500 Stelle di Natale. Tra le malattie del sangue la più conosciuta è forse la leucemia, un tumore delle cellule del sangue (globuli rossi, bianchi e piastrine) che originano da cellule immature - le cellule staminali - che si trovano nel midollo osseo, in quella parte di tessuto spugnoso contenuto all'interno delle ossa. «La leucemia afferma il professor Luca Baldini, oncoematologo della Fondazione Ca Granda dell'universitò di Milano - può presentarsi in forma acuta o cronica, e può originare dalle cellule linfoidi del midollo osseo. Nelle forme acute, come conseguenza di complesse alterazioni genetico-molecolari acquisite, la cellula mieloide o linfoide immatura cessa di differenziarsi e va incontro ad una proliferazione incontrollata di elementi blastici con conseguente blocco della formazione delle normali cellule del sangue. La mancanza di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine favorisce l'insorgenza di anemia, gravi infezioni ed emorragie che rappresentano i sintomi più frequenti della malattia alla diagnosi. Le leucemie linfoidi acute (leucemia linfoblastica; circa 800 nuovi casi -anno in Italia) sono molto più frequenti in età infantile rispetto a quella adulta rappresentando oltre il 25% di tutti i tumori dei bambini. Le leucemie mieloidi acute (circa 2.000 nuovi casi- anno in Italia) sono invece più comuni negli adulti. Diversi sono i fattori di rischio che concorrono nel causare una leucemia acuta: il fumo, le radiazioni ionizzanti, l'esposizione a sostanze tossiche (derivati dal benzene), un precedente trattamento chemio-radioterapico per un'altra forma di tumore. I linfomi aggiunge il professor Baldini - sono tumori che originano dai linfociti B, situati negli organi linfatici (linfonodi, milza, tessuto linfatico disperso nei vari organi) e si distinguono in Linfomi non Hodgkin (LNH) e Linfomi di Hodgkin, in onore di Sir Thomas Hodgkin, medico londinese, che nel XIX secolo descrisse, per primo, la malattia».Negli ultimi anni, l'avvento di tecniche diagnostiche sofisticate, basate su metodologie immunologiche e genetico-molecolari, ha consentito non solo di meglio definire le varie forme di linfoma. ma anche di identificare nuovi possibili target terapeutici. Scoperti nuovi farmaci biologici che hanno permesso di ottenere un netto aumento delle guarigioni». Il linfoma di Hodgkin (LH) è un tumore raro (2500 nuovi casi -anno in Italia). Due le classi di età considerate a rischio: i giovani tra i 20 e i 30 anni e gli anziani dopo i 70 anni, ma esistono casi anche nell'infanzia. «La cura di questa malattia precisa Baldini -ha avuto un netto miglioramento dalla metà degli anni settanta, grazie ad una combinazione chemioterapica messa a punto dal professor Bonadonna dell'Istituto nazionale dei tumori di Milano». Infine il mieloma multiplo, un tumore raro che colpisce in età avanzata.

La terapia di questa invalidante malattia è molto migliorata negli ultimi anni, con farmaci che ottengono ottimi risultati con modesti effetti collaterali. Sostenere l'attività dell'AIL favorisce la messa a punto di nuove terapie soprattutto a favore di tanti giovani sofferenti.

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