Nel 2016 sono morte più di 3 milioni di persone nel mondo a causa di questo disturbo. A riferirlo è l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel rapporto 'Global status report on alcohol and health 2018'. Il dato corrisponde a 1 decesso ogni 20 e, per più di tre quarti esso ha interessato il sesso maschile. Nel complesso il problema causa oltre il 5% dell'impatto globale di tutte le malattie. Con il termine alcolismo cronico si indica una patologia caratterizzata dalla dipendenza dall'alcol. Chi ne è affetto non riesce a gestire il suo rapporto con questa sostanza e precipita in un circolo vizioso fatto di bisogno impellente di bere e tolleranza, ovvero la necessità di assumere quantitativi sempre più maggiori di alcol per avvertire lo stesso effetto. Una problematica correlata è il cosiddetto 'binge drinking', ossia il consumo esagerato ma periodico di alcolici con lo scopo di perdere il controllo.
L'alcolismo cronico non è l'esito di una causa ben precisa, semmai di un intreccio complesso di fattori genetici e ambientali. Innanzitutto esiste una certa familiarità. I geni presenti nel DNA che controllano il metabolismo dell'alcol sono, infatti, responsabili di un aumento o di una diminuzione della probabilità di sviluppare il disturbo. Occhi puntati anche sull'età. Un abuso precoce della sostanza sembra influenzare l'espressione genica che accresce, a sua volta, il rischio di dipendenza. Da non sottovalutare, poi, i traumi infantili e l'assenza della famiglia durante gli anni adolescenziali. Altri fattori predisponenti includono la facilità di accesso agli alcolici, i dettami sociali e culturali, la depressione e il sesso maschile.
I primi sintomi dell'alcolismo cronico sono assai sfumati e spesso passano inosservati. Tuttavia le persone ubriache manifestano una serie di comportamenti e segni che devono destare allarme: ridono e parlano ad alta voce, soffrono di vertigini, hanno difficoltà a stare in piedi e una visione offuscata, biascicano quando articolano le parole, tendono a svenire o ad addormentarsi, diventano violente. Con il passare del tempo si instaura una vera e propria dipendenza. I soggetti che ne sono affetti cominciano a bere sempre più per ubriacarsi, necessitano di alcol già al mattino e assumono questa sostanza di nascosto. Frequente la sintomatologia dell'astinenza che comprende: disturbi del sonno, tremore, irrequietezza, nausea, sudorazione, tachicardia, convulsioni, fino ad arrivare al cosiddetto delirium tremens.
L'alcolismo cronico è un disturbo grave ed è causa delle patologie più disparate. Si stima, ad esempio, che il 10% di tutti i tumori che colpiscono gli uomini e il 3% di quelli che interessano le donne sono attribuibili all'abuso di alcol. Tra le altre problematiche di salute, si ricordino: disturbi epatici (in particolar modo la cirrosi epatica), disturbi gastrici, disturbi pancreatici, disturbi cardiaci (ipertensione arteriosa, aritmie), complicazioni del diabete. Ancora malattie congenite, disturbi oculari, osteoporosi, complicazioni neurologiche.
Il consumo eccessivo di questa sostanza indebolisce il sistema immunitario e rende il paziente più soggetto allo sviluppo di patologie infettive e non. Drammatiche le conseguenze anche in ambito sociale: perdita del lavoro, degli affetti, della casa, violenze domestiche e suicidio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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