Secondo recenti stime in Occidente ogni 1000 abitanti, tra le 9 e le 43 donne ne soffrono. In genere i soggetti affetti sono adolescenti di età compresa fra i 14 e i 17 anni. L'anoressia nervosa è un grave disturbo alimentare e chi ne è colpito va in contro a una drammatica perdida di peso, a causa di una visione distorta della propria immagine corporea. Il soggetto anoressico, infatti, non è solo eccessivamente magro, ma monitora in maniera costante il peso ed evita di mangiare per timore di ingrassare. Questa patologia sconvolge interamente la vita di una persona, poiché il pensiero legato al peso corporeo interferisce con qualsiasi altra attività, sia essa scolastica o legata ai rapporti interpersonali.
Non si conoscono le cause precise che la scatenano, tuttavia secondo medici ed esperti in materia, l'anoressia sarebbe la conseguenza di una serie di fattori di tipo biologico, psicologico e ambientale. Per quanto riguarda l'aspetto psicologico, alcuni ricercatori hanno scoperto che molti malati hanno in comune un certo tipo di carattere e/o di comportamento. Stando agli studi, dunque, le probabilità di sviluppare il disturbo sarebbero maggiori nei soggetti con spiccata tendenza a soffrire di ansia e di depressione, in coloro che faticano a gestire lo stress e che si preoccupano facilmente pensando al futuro. A rischio anche gli individui perfezionisti, particolarmente riservati e tutti coloro che soffrono del cosiddetto disturbo ossessivo-compulsivo.
L'anoressia nervosa presenta segni e sintomi fisici, ma anche una serie di manifestazioni comportamentali. I primi sono la conseguenza di un'alimentazione non sufficiente e comprendono: perdita di peso, magrezza eccessiva, senso di fatica, insonnia, giramenti di testa e vertigini, caduta dei capelli, colorazione bluastra delle dita, costipazione. Ancora pelle secca, ipotensione, assenza di mestruazioni, aritmia, disidratazione, osteoporosi, ridotta libido e alterazioni nel numero delle cellule ematiche. Più complessi, invece, i sintomi attinenti alla sfera emotiva. Tra gli atteggiamenti anomali rientrano: l'osservanza di una dieta restrittiva, la pratica continua ed estenuante di attività fisica, il conteggio ossessivo delle calorie, il vomito auto-indotto.
Come riporta Ansa.it quella che fino a poco tempo fa veniva considerata una malattia tipicamente femminile, ora colpisce sempre più gli uomini. Su 3 milioni di anoressici in Italia, infatti, uno ogni 4 donne è un maschio. Di questa tendenza hanno parlato gli endocrinologi dell'Ame, secondo i quali il problema è sottovalutato dai medici a causa di un pregiudizio diagnostico di genere. L'anoressia maschile presenta manifestazioni in parte simili a quelli delle donne.
Non cambia, ad esempio, l'età di insorgenza (14-15 anni). Una delle differenze sostanziali, tuttavia, sta nel fatto che gli uomini esprimono l'ossessione per la forma fisica attraverso un'attività sportiva compulsiva, oltre ad un comportamento alimentare nocivo.
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