Secondo i ricercatori della John Hopkins School of Medicine, i tumori sarebbero dovuti più a mutazioni genetiche che a uno stile di vita sbagliato. Su 31 campioni studiati, infatti, i ricercatori hanno notato che solamente 9 di questi sarebbero da collegare ad uno stile di vita sbagliato, mentre ben 22 sarebbero "principalmente collegati alla sfortuna".
Ovviamente, ciò non significa che uno stile di vita sano non sia utile per arginare il rischio di un tumore. Anzi, sottolineano i ricercatori, bisogna far molta attenzione al fumo, agli effetti del sole, alle radiazioni e evitare un eccessivo consumo di carne se si vuole diminuire il rischio di ammalarsi.
Francesco Cognetti, direttore del "Dipartimento oncologia medica dell'istituto nazionale regina Elena", mette in guardia dal considerare il Fato come la sola forza capace di determinare i tumori: "Il ruolo di determinati stili di vita, cancerogeni ambientali, mutazioni ereditarie è ben definito per l’insorgenza di tanti tumori, che oggi molti possono essere prevenuti o sconfitti. Basti pensare all’amianto, che abbiamo essere il responsabile del letale mesotelioma e che gradualmente viene eliminato dalle nostre vite, o al Papillomavirus che sappiamo causare la stragrande maggioranza dei tumori dell’utero.
O, ancora, al fumo (da solo colpevole del 90 per cento dei casi di cancro al polmone in tutto il mondo), alimentazione scorretta, sedentarietà, obesità, che centinaia di studi hanno dimostrato essere i responsabili principali di migliaia di neoplasie".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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