I responsabili della riduzione della capacità visiva non sono pochi ed agiscono in modo differente l’uno dall’altro. Alcuni sono vizi di refrazione, altri sono associati a patologie oculari che impediscono una visione nitida. Tutti, comunque, hanno un effetto: impediscono di vedere con chiarezza, e possono condizionare la vita delle persone.
Ma come vede un occhio normale senza difetti? L’occhio è un organo complesso, con alcune parti che lavorano in armonia per aiutarci a vedere il mondo intorno a noi. La luce entra nell’occhio attraverso la cornea, passa attraverso il cristallino naturale e viene focalizzata con precisione sulla retina, fornendo una immagine nitida e chiara. Cornea e cristallino lavorano, dunque, in modo sinergico e funzionano come due lenti convergenti: la prima ha potere refrattivo fisso, la seconda variabile entro certi limiti, insieme permettono all’occhio normale (cosiddetto emmetrope) di vedere bene e in modo distinto sia gli oggetti lontani sia quelli vicini.
Se però l’immagine osservata non viene focalizzata correttamente sulla retina, allora la visione risulta offuscata o distorta. Il deficit visivo è tanto maggiore quanto più grave è il vizio refrattivo e può avere diverse cause, alcune delle quali potrebbero dipendere proprio dal cristallino. Se la messa a fuoco delle immagini viene proiettata anteriormente alla retina si ha un difetto refrattivo definito miopia, posteriormente ad essa si ha l’ipermetropia, e su due piani diversi si ha un difetto definito astigmatismo.
Anche la presbiopia dipende da un’anomala proiezione di quanto osservato sulla retina. Questo difetto visivo è tipico dell’età avanzata, ed è dato dal naturale effetto dell’invecchiamento del cristallino, che riduce la propria "elasticità" e non consente di vedere bene da vicino. Con l’avanzare dell’età, il cristallino può anche andare incontro ad opacizzazione, dovuta all’accumulo di proteine che riducono la quantità di luce che passa attraverso di esso. Il risultato che ne deriva è una visione sfuocata ed annebbiata, e quando questo succede, si parla di cataratta.
Altri sintomi legati alla cataratta possono inoltre essere: fotosensibilità e abbagliamento, percezione di aloni intorno alle luci, percezione di colori sbiaditi e ingialliti, visione sdoppiata: in generale, la sensazione è quella di osservare il mondo attraverso un “vetro appannato”. Per preservare la nostra vista la prevenzione è importante, e dobbiamo prestare molta attenzione ai cambiamenti che la vista potrebbe subire con il passare del tempo, programmando, a partire dai 45 anni, almeno un controllo all’anno dall’oculista. Vediamo più nel dettaglio i singoli difetti visivi.
Miopia
È il difetto di refrazione dovuto ad una discrepanza tra la curvatura del cristallino o della cornea e la lunghezza del bulbo oculare. L’effetto è che le immagini lontane non vengono focalizzate. La soluzione più immediata consiste nell’uso di lenti correttive (occhiali o lenti a contatto), oppure in determinate condizioni, si può ricorrere a un intervento di chirurgia refrattiva, per ridurre o eliminare il difetto. Nel caso in cui, contestualmente alla miopia, fosse presente anche la cataratta, con un intervento chirurgico è possibile eliminare entrambi i difetti: in questo caso il cristallino opacizzato viene sostituito con una lente intraoculare artificiale specifica per la correzione della miopia che permetterà di ottenere una visione nitida per lontano.
Ipermetropia
In un certo senso, si tratta del contrario della miopia: l’occhio ipermetrope è più “corto” del normale e la curvatura di cristallino o cornea è ridotta. L’effetto che ne deriva è una visione non buona delle immagini vicine. Anche per l’ipermetropia, la correzione può essere affidata a occhiali o lenti a contatto e alla chirurgia refrattiva.
Astigmatismo
È un difetto di refrazione causato da un’anomala curvatura della cornea e, meno spesso, dall’irregolarità del cristallino. In questo caso la visione risulta poco nitida e distorta, sia da lontano sia da vicino. Ciò accade perché le immagini vengono messe a fuoco su due diversi piani della retina, uno anteriore e uno posteriore, e non convergono in uno stesso punto. L’astigmatismo si corregge, al pari degli altri difetti visti poc’anzi, con occhiali o lenti a contatto. Anche in questo caso, se all’astigmatismo è anche associata la cataratta, è possibile ricorrere all’intervento chirurgico. Durante la chirurgia per l’asportazione del cristallino opacizzato è possibile impiantare una lente intraoculare artificiale in grado di correggere anche l’astigmatismo, garantendo una visione chiara e nitida.
Presbiopia
Non si tratta di un vero e proprio vizio refrattivo, ma di un difetto della vista dovuto al naturale invecchiamento del cristallino, che perde la propria flessibilità con una graduale riduzione dell’accomodazione (capacità del cristallino di adattarsi e cambiare forma per la corretta messa a fuoco delle immagini da vicino) e una maggiore dipendenza dagli occhiali per vedere da vicino. Nelle sue prime fasi la presbiopia si può correggere utilizzando occhiali da vista, oppure con la chirurgia refrattiva. In questo ultimo caso la tecnica più praticata prevede l’utilizzo del laser ad eccimeri, che agisce modificando lo spessore della cornea. La presbiopia è però spesso associata alla progressiva opacizzazione del cristallino. In caso di concomitanza tra presbiopia e cataratta, si ricorre di nuovo alla chirurgia, sempre sostituendo il cristallino opacizzato con una lente intraoculare trifocale che permette di vedere correttamente a tutte le distanze, vicino, intermedio e lontano.
Questo rimedio permette di recuperare rapidamente la visione riducendo drasticamente la dipendenza dagli occhiali.Desideri maggiori informazioni sui difetti visivi, sulla cataratta e sulle soluzioni per risolverli? Visita il sito www.vediamocibene.it e mantieniti sempre aggiornato seguendo la pagina facebook VediamociBene.
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