Sono dei dispositivi medici che vengono applicati sulla superficie oculare, sia per motivi terapeutici che estetici: stiamo parlando delle lenti a contatto.
Utilizzate in Italia da oltre 2 milioni e mezzo di persone, una volta posizionate aderiscono alla pellicola lacrimale che ricopre la parte anteriore dell'occhio. Quando le palpebre ammiccano e passano sopra le lenti a contatto, inducono un lieve movimento delle stesse che permette alle lacrime di apportare la lubrificazione e l'ossigeno, indispensabili alla cornea sottostante.
Se confrontati con gli occhiali, questi dispositivi utilizzati in caso di correzione di ipermetropia, astigmatismo o miopia, offrono una maggiore flessibilità e convenienza. Inoltre, muovendosi con gli occhi, permettono di vedere un campo di vista naturale. Non si appannano e non raccolgono l'umidità, sono dunque ideali per chi pratica sport.
La loro scelta deve essere oltremodo accurata: il rischio di provocare il cosiddetto "occhio secco" è, infatti, dietro l'angolo. Qualora le lenti a contatto non siano idonee alla correzione del difetto visivo, alla curvatura dell'occhio o presentano bordi eccessivamente affilati, il film lacrimale può rompersi e la stessa lente può irritare la superficie dell'organo. Le lenti a contatto, poi, a causa di fattori esterni come il vento e il calore, perdono la loro inziale idratazione.
La secchezza oculare, che può altresì essere scatenata da altre problematiche, quali ad esempio patologie autoimmuni, cambiamenti ormonali e terapie farmacologiche, si manifesta con sintomi semplici da riconoscere: prurito, bruciore, irritazione, fastidio alla luce. A questi si aggiungono offuscamento della vista, sensazione di corpo estraneo, iperemia e dolore.
Tipologie di lenti a contatto
Esistono diversi tipi di lenti a contatto, ciascuno dei quali soddisfa un'ampia gamma di esigenze. Questi dispositivi variano per materiale (rigido o morbido), dimensioni (corneale, sclerale), modalità di usura (quotidiana o a lungo termine) e relativa durata di applicazione (sostituzione annuale o giornaliera). In base ai materiali con cui sono state realizzate, è possibile distinguere due categorie generali:
- lenti a contatto morbide: sono costituite da polimeri flessibili di idrossietilmetacrilato, da silicone e da altri materiali simili. I componenti polimerici, essendo composti da un massimo di 80% di acqua, garantiscono una migliore permeabilità dell'ossigeno e, quindi, un maggiore comfort. Più facili da indossare, si adattano alla forma dell'occhio e rimangono in sede, pertanto sono una buona scelta per chi pratica attività sportive e per chi conduce una vita attiva. Alcuni svantaggi, tuttavia, consistono nell'arco di vita più breve e nell'impossibilità di correggere determinati difetti visivi;
- lenti a contatto rigide: sono formate da polimeri vetrosi e da altri materiali, come silicone e fluoropolimeri. Rispetto a quelle morbide sono inizialmente meno confortevoli, oltre a richiedere un periodo di adattamento (fino ad una settimana). Esse, consentendo una visione superiore, vengono impiegate nella correzione di miopia, astigmatismo, ipermetropia elevata e utilizzate da soggetti allergici o il cui organismo tende a formare depositi proteici. Un loro difetto, tuttavia, è quello di scivolare dal centro dell'occhio, con conseguente fastidio e visione offuscata. Inoltre, tendono a seccarsi più rapidamente.
Lenti a contatto e occhi sani
Secondo Fabrizio Zeni, ricercatore e docente presso il Dipartimento di scienze dei materiali dell'Università Bicocca di Milano, negli ultimi mesi i portatori di lenti a contatto hanno riscoperto quanto sia importante la "compliance", ossia l'attenzione a quei comportamenti fondamentali per l'uso dei dispositivi per la correzione della vista. Al fine di promuovere le regole di corretta igiene e gestione delle lenti, è nata la campagna nazionale "Occhi Sani nelle Tue Mani", progetto questo promosso dalla società scientifica internazionale TFOS e sostenuto da ASSOTICA gruppo Contattologia.
«Le lenti a contatto hanno una lunga storia - afferma Piera Versura, Responsabile Laboratorio Analisi Superficie Oculare e Ricerca Traslazionale all'Alma Mater di Bologna - naturalmente i materiali con cui sono costituite sono evoluti enormemente nel corso degli anni. Grazie a un'intensa ricerca scientifica oggi nuove tecnologie di sintesi hanno portato a materiali compatibili con la superficie oculare, raggiungendo elevati standard di sicurezza e di comfort».
Da questa sicurezza, purtroppo, ci si allontana soprattutto a causa di comportamenti errati. La campagna "Occhi Sani nelle Tue Mani, che si è altresì avvalsa di un video educazionale in cui sono i bambini a istruire gli adulti, può aiutare a comprendere e a ricordare che le lenti a contatto sono un dispositivo medico che necessita di continue cure e manutenzione.
Lenti a contatto, le dieci regole per utilizzare in sicurezza
La pandemia di Covid ha dimostrato che la salute del singolo dipende dai suoi stessi atteggiamenti.
A tale proposito sono state diffuse le dieci regole da seguire per un uso sicuro delle lenti a contatto, promosse dalla società scientifica internazionale "Tear Film & Ocular Surface Society" (TFOS):- lavare con cura le mani con acqua e sapone e asciugarle con un asciugamano pulito oppure con salviette di carta monouso prima di maneggiare le lenti a contatto;
- le lenti non devono entrare in contatto con l'acqua perché questa può contenere germi. Rimuoverle prima di lavarsi o di praticare sport acquatici;
- pulire, disinfettare e conservare le lenti a contatto dopo ogni utilizzo con la soluzione per la manutenzione, consigliata dallo specialista. La soluzione deve essere sempre nuova;
- dopo ogni utilizzo, pulire e risciacquare il portalenti con soluzione per la manutenzione nuova, asciugarlo e lasciarlo all'aria aperto o rivolto verso il basso su una superficie pulita. Va sostituito ogni mese;
- le lenti a contatto giornaliere monouso devono essere gettate dopo ogni utilizzo;
- non dormire con le lenti a contatto, salvo diversa indicazione dello specialista;
- indossare le lenti a contatto prima di truccarsi e toglierle prima di rimuovere il make-up;
- utilizzare le lenti a contatto per il tempo per cui sono indicate;
- Rispettare la data di scadenza riportata sulla confezione e non usare la soluzione per la manutenzione oltre il termine indicato dal produttore. Conservarla in modo corretto;
- in caso di fastidio, arrossamento o altri disturbi, sospendere immediatamente l'uso delle lenti a contatto e rivolgersi allo specialista.
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