Musicoterapia:, il potere curativo contro la depressione

Sempre più studi scientifici dimostrano gli effetti benefici dell'applicazione della musica nella cura di alcune patologie. Buoni i riscontri nei pazienti con stati depressivi

Musicoterapia:, il potere curativo contro la depressione

Nell’ambito della cura contro la depressione assume sempre più credito la musicoterapia. Diversi studi scientifici sono ormai concordi nel riscontrare gli effetti benefici che si traggono da questa “medicina” quando viene associata alle terapie tradizionali.

Un ottimo strumento se si considera che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un allarme ritenendo la depressione la seconda malattia al mondo più diffusa dopo le patologie cardiovascolari. Ma come funziona questa terapia?

Gli effetti benefici della musica

ascoltare musica

Quante volte è capitato di essere giù d’umore e sentirsi risollevati dopo aver ascoltato la propria musica preferita? Non si è trattato di un caso, ma di un effetto che trova delle conferme scientifiche. Gli studiosi della materia infatti hanno osservato sui loro pazienti affetti da depressione gli esiti positivi che l’introduzione della musicoterapia ha avuto nell’ambito dei percorsi di psicoterapia. Questi primi risultati hanno indotto gli esperti a proseguire gli studi fino ad avere delle certezze. E da qui non si torna più indietro.

L’introduzione della musica nell’ambito di un percorso riabilitativo della psiche ha l’effetto di migliorare la qualità della vita e il percorso di reinserimento nella società dei soggetti che soffrono di depressione. L’ascolto della musica attiva il sistema dopaminergico della gratificazione favorendo un migliore approccio relazionale, comunicativo ed espressivo.

Come viene attuata la musicoterapia

Seduta dallo psicoterapeuta

La musicoterapia trova due modalità di attuazione. Vi è infatti la forma passiva e attiva. Nel caso della musicoterapia passiva, il paziente ascolta della musica o comunque dei suoni piacevoli. Queste vibrazioni hanno l’effetto di entrare direttamente nella sua sfera neuropsichica favorendo il rilassamento e migliorando la capacità di concentrazione, ascolto, memoria, immaginazione. Il ruolo del paziente cambia nel caso della musicoterapia attiva. Qui, infatti, l’interessato è chiamato ad esprimere ciò che sente, ciò che vuol comunicare, attraverso dei suoni che riprodurrà con degli strumenti musicali che gli vengono messi a disposizione.

Anche il canto viene considerato uno strumento musicale, anzi, ancor di più rende meglio l’idea delle sensazioni che il paziente esprime. Attenzione: affinché si possa parlare di musicoterapia è necessario che venga condotta da personale esperto nel counseling nella depressione o nella psicologia in generale.

La musicoterapia nella cura di altre malattie

Fare della musica

Non solo come cura contro la depressione, la musicoterapia è una valida medicina per combattere altre patologie. Svolge efficacemente i suoi effetti nei disturbi dello spettro autistico e anche nelle malattie degenerative come il morbo di Alzheimer.

Riascoltare la musica cui si era soliti nel passato aiuta a recuperare con minor difficoltà certi ricordi. Nel caso di riabilitazione in fase post ictus, l’ascolto della musica ha l’effetto di favorire il recupero cognitivo e scoraggiare l’umore negativo.

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