Creato negli Usa il primo embrione umano geneticamente modificato

Modificare il Dna umano per produrre figli in provetta? Da oggi si può, grazie a un sistema brevettato negli Stati Uniti d'America

Creato negli Usa il primo embrione umano geneticamente modificato

I bambini "su misura"? Una prospettiva che ormai non sembra troppo lontana dopo la rivoluzionaria sperimentazione effettuata negli Stati Uniti alla Oregon Health Science University. Uno scienziato originario del Kazakistan, Shoukhrat Mitalipov, ha usato la tecnica di "germline engineering" per produrre il primo embrione umano modificato geneticamente. Una pratica che, nei prossimi anni, potrebbe essere utilizzata per ottenere dei bambini su ordinazione. In pratica dei cloni, a distanza di una ventina d'anni dal celeberrimo caso della pecora Dolly.

La notizia della creazione del primo embrione "gm" è stata pubblicata dalla Mit Technology Review. In pratica, lo scienziato kazako ha inventato una nuova tecnica che consente di rendere permanenti le modifiche al Dna e automatica la loro trasmissioni ai figli di chi le ha subite.

Esperimenti simili erano stati condotti negli ultimi tempi in Cina, ma non tutte le cellule degli embrioni avevano recepito i cambiamenti in maniera omogenea. Embrioni destinati, in futuro, a essere impiantati nell'utero delle donne per ottenere bambini con caratteristiche genetiche particolari.

Gli embrioni creati sarebbero diverse decine. Sviluppati per pochi giorni, non c'è mai stata l'intenzione di usarli a scopi riproduttivi. Ma è innegabile che la nuova tecnica inventata da Mitalipov apra la strada al fenomeno dei bambini su misura, con tutti i problemi etici e morali annessi e connessi.

Lo scienziato kazako autore del

rivoluzionario esperimento si dedica da anni allo studio degli embrioni. Nel 2007 aveva creato le prime scimmie clonate e nel 2013 i primi embrioni clonati, al fine di produrre cellule staminali per i pazienti.

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