Nonostante il continuo aumento delle soluzioni estetiche non invasive, come i rinofiller, rimodellare il naso con un'intervento di rinoplastica, rappresenta la soluzione migliore per risolvere problemi estetici ma soprattuto respiratori e di salute. Ancora oggi è una delle operazioni più richieste, e come racconta nella nostra intervista il Dott. Tito Marianetti, chirurgo maxillo facciale e docente al master di chirurgia nasale all’Università Cattolica di Roma, la moderna chirurgia ha eliminato tutte le problemate che un tempo spaventavano nel sottoporsi a questo tipo di operazione.
Professore in cosa consiste l’intervento?
“La rinoplastica è l'intervento che modifica la forma del naso, ed è una delle procedure chirurgiche più frequentemente eseguite in chirurgia estetica e plastica. L’obiettivo dell’intervento è quello di diminuire o aumentare le dimensioni del naso, modificare la forma della punta o del dorso, restringere le narici o modificare l'angolo tra il naso e il labbro superiore. Corregge anche problemi congeniti, traumi e alcuni problemi respiratori”. Esistono due tecniche per affrontare l’intervento, entrambe molto valide: la tecnica open -aperta- e la tecnica closed -chiusa-. La prima consiste in una piccola incisione alla base delle narici per esporre completamente tutta la struttura interna del naso. È particolarmente indicata per nasi che prevedono la correzione, oltre che dell’estetica, anche dell’aspetto funzionale e respiratorio. Nella tecnica closed di contro tutte le modifiche vengono eseguite passando attraverso le narici effettuando tutte le incisioni all'interno del naso”.
Si può definire un intervento che unisce salute ed estetica?
“Nonostante si pensi sia un intervento atto solamente alla correzione dell’estetica del naso, in realtà può correggere diversi problemi funzionali migliorando la qualità della vita delle persone. L’estetica e la funzione spesso vanno di pari passo e la correzione è quindi congiunta. Un naso “storto” per esempio oltre ad essere esteticamente poco gradevole, può nascondere un deficit respiratorio dato dal setto deviato. Un naso con la punta estremamente proiettata verso il basso invece potrebbe comportare un deficit a livello valvolare. Estetica e funzione sono quindi due lati della stessa medaglia e vanno sempre considerati attentamente per un’ottimale riuscita dell’intervento”.
Quanto dura l'operazione e quali sono i benefici che apporta?
“È una procedura della durata variabile, dalle due alle quattro ore a seconda della complessità dell’intervento. La rinoplastica si effettua generalmente in anestesia generale, per una maggiore sicurezza del paziente e prevede una degenza in clinica di una notte. Come dicevamo i benefici che si possono ottenere da questo intervento sono sia legati al miglioramento estetico del naso sia al ripristino della corretta respirazione”.
Chi ha bisogno dell'intervento di rinoplastica?
“La rinoplastica è un intervento ideale per correggere sia i difetti estetici che funzionali del naso. Da un punto di vista estetico i difetti maggiormente lamentati dai pazienti sono il gibbo (gobba sul naso), il naso aquilino, la punta a patata e grossa e il naso storto. Quando la chirurgia prevede la correzione del setto nasale deviato è più corretto parlare di settorinoplastica. Un setto nasale deviato può comportare svariati problemi tra cui russamento e apnee del sonno. Nella sfera funzionale, l’intervento può anche correggere la congestione nasale costante e la difficoltà respiratoria”.
Da quale età si può fare un intervento di rinoplastica?
“Consiglio sempre di sottoporsi all’intervento dopo il compimento della maggiore età. Questo perché la struttura osteo-cartilaginea in età adolescenziale è in continuo sviluppo ed è quindi preferibile attendere che il naso sia stabile e pronto all’intervento. Solo in casi estremi, con gravi problemi funzionali, è possibile considerare la rinoplastica intorno ai sedici anni. Sono moltissime le mamme che scrivono per migliorare l’estetica del naso dei figli adolescenti: niente di più sbagliato. Bisogna avvicinarsi all’intervento con una buona consapevolezza di sé e della propria immagine e il solo capriccio estetico in età cosi precoce è assolutamente da non assecondare”.
È un intervento doloroso?
“Assolutamente no, non mi stanco mai di dirlo. Rifare il naso e quindi modificarne la struttura ossea e le cartilagini, non è come 'rompere il naso' per un incidente o un trauma. Le fratture chirurgiche chiamate osteotomie sono effettuate tramite strumenti specifici e non causano alcun dolore al naso nel post intervento. I pazienti sono spesso stupiti del fatto che nei giorni successivi non prescriva mai gli anti-dolorifici. Questo proprio perché non c’è dolore vero e proprio, solo un grande senso di costipazione, come un forte raffreddore, che andrà migliorando dopo i primi tre-quattro giorni. Succede che i pazienti chiedono di intervenire, proprio in virtù della paura di soffrire, solo sulla punta effettuando una “rinoplastica parziale”. In realtà, è sbagliato avvicinarsi a questo intervento pensando di poter agire “a compartimenti stagni”: punta e dorso sono due elementi strettamente correlati e agire solo parzialmente su un elemento potrebbe non garantire un buon esito in termini di proporzioni e naturalezza dell’intervento”.
E come spiega invece l’utilizzo dei tamponi post-intervento tanto temuti dai pazienti?
“In realtà, oggigiorno i tamponi non sono più necessari ed è possibile operarsi anche senza la loro applicazione. Grazie ad una particolare tecnica di sutura a fine intervento detta a “materassaio”, è possibile non applicare i tamponi garantendo quindi un confortevole post-intervento, privo di grande difficoltà respiratoria e conseguente fastidio derivante dalla loro rimozione”.
Il tempo di ripresa dopo un intervento di rinoplastica?
“Il decorso post-operatorio è piuttosto breve. L’intervento prevede la degenza di una notte in clinica e il giorno successivo è già possibile tornare a casa. È possibile quindi effettuare attività leggere come camminare ed effettuare lavori che non richiedano particolari sforzi già dal giorno successivo all’intervento. I primi tre giorni sono quelli più “difficili” in cui si potrebbe provare ostruzione nasale data dalle mucose particolarmente irritate e nei quali vi possono essere perdite di sangue e muco: nulla di spaventoso, tutto nella norma. Già dalla settimana successiva, il naso è praticamente ripristinato in gran parte ed è possibile tornare anche alla vita sociale in maniera completa. Per l’utilizzo di occhiali e la pratica di sport bisogna attendere un mese dopo l’intervento”.
Si tratta di un'operazione definitiva?
“Sì, a differenza del rinofiller, che rappresenta invece una soluzione temporanea a base di infiltrazioni di acido ialuronico che ha l’obiettivo di correggere piccoli difetti come lievi gibbosità, punte poco proiettate e deviazioni minime. Il risultato definitivo è possibile vederlo solo dopo un anno dall’intervento. Nei primi mesi soprattutto, il naso tende a cambiare di forma, stabilizzandosi nel corso di dodici mesi. La pazienza, per chi è vuole sottoporsi a questa procedura è l’ingrediente che non deve mancare. Non per nulla è la virtù dei forti”.
Cosa ci si deve aspettare da questo intervento?
“È necessario affrontare la rinoplastica con la giusta consapevolezza sull’esito dell’intervento: la perfezione e il naso perfetto non esistono e non esiste chirurgo che possa garantirli. L’intervento deve migliorare e armonizzare le forme del naso, senza stravolgere in nessun modo i lineamenti del volto. La naturalezza deve essere quindi obiettivo comune di paziente e professionista. In questa ottica, sempre più spesso si sente parlare di “preservation rhinoplasty” che prevede la conservazione del dorso osteocartilagineo originale e permette un risultato estetico che si avvicini il più possibile al naso naturale”.
È possibile effettuare questo intervento anche in estate?
“La rinoplastica è un intervento che si può effettuare in qualsiasi periodo dell’anno, anche
in estate. Gli unici inconvenienti di questo periodo dell’anno sono il grande caldo, che non aiuta a sgonfiare velocemente il naso e il sole in quanto è necessario rimanerne lontani per almeno un mese dopo l’intervento".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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