Secondo un'analisi condotta da Coldiretti, il consumo di riso è aumentato del 3% e non è un caso se l'Italia sia il primo produttore europeo di codesto cereale. Gustoso e versatile - lo si può infatti utilizzare dagli antipasti ai primi sia caldi che freddi - il riso viene considerato più dietetico della pasta. Numerose le sue proprietà. La componente glucidica dei chicchi presenta un effetto regolatore sulla flora intestinale, tanto che il riso bianco è scelto come adiuvante nella terapia dei disturbi a carico dell'apparato gastrointestinale. Non si dimentichino poi le proteine di buona qualità e un'amminoacido essenziale, ovvero la lisina. Il poco sodio e l'assenza di glutine fanno sì che questo alimento sia indicato rispettivamente in chi soffre di ipertensione arteriosa e nei soggetti celiaci.
Complice la fretta dei tempi moderni, spesso si cucina una quantità maggiore di riso con l'intento di conservare quella che avanza. Tuttavia il National Health Service britannico ha lanciato un allarme: se non si prestano le dovute precauzioni, mangiare chicchi riscaldati può essere rischioso per la salute. Il problema essenziale non consiste nel riscaldamento in sé, quanto nella modalità con cui questo alimento viene gestito dopo essere stato cotto. Esso, infatti, non deve rimanere fuori dal frigorifero per più di un'ora. In caso contrario si rischia, infatti, che le spore di Bacillus cereus - presenti talvolta nel riso crudo - sopravvivino e si moltiplichino rilasciando tossine e provocando così una vera e propria intossicazione alimentare. Quest'ultima si manifesta con sintomi come diarrea e/o attacchi di vomito che durano solitamente un giorno.
Due sono i suggerimenti per evitare qualsiasi inconveniente:
1) Cuocere la quantità necessaria e servirla subito dopo la cottura;
2) Conservare l'alimento avanzato in frigorifero senza mai aspettare più di un'ora.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.