I disturbi intestinali come la sindrome del colon irritabile sono più frequenti nelle donne rispetto agli uomini.
Lo conferma la scienza. Attraverso una specie di check list stilata e aggiornata periodicamente dai gastroentologi italiani, è emerso il sesso femminile è più inclini a soffrire di queste patologie. I disturbi intestinali colpiscono il 20% della popolazione femminile. I sintomi sono di vario genere e possono risultare parecchio fastidiosi tanto da compromettere la qualità della vita dell’individuo.
Analizzando la sintomatologia di queste patologie è emerso che in molti casi questi disturbi non hanno alla base una causa organica. Nella maggior parte della casistica si tratta di disturbi legati ad un’alterazione cervello-intestino. Le cause principali sono di tipo psicologico e legate alle condizioni di stress e all’ ansia. Chi è ansioso infatti ha una certa ipersensibilità gastrica. Tende a soffrire spesso di reflusso gastroesofageo. Le donne sono quelle più vulnerabili ed esposte a questa problematica perché presentano un maggior numero di recettori sensoriali nel tubo digerente rispetto agli uomini.
Le patologie gastrointestinali più diffuse nelle donne sono la dispepsia e il colon irritabile. La dispepsia è la difficoltà nel digerire e svuotare lo stomaco accompagnata dalla sensazione che il cibo risali nell’esofago. Mentre il colon irritabile si manifesta con sintomi come stitichezza, dolori addominali, coliche, difficoltà a digerire, rigurgiti frequenti. Per trattare efficacemente questi disturbi gli esperti consigliano prima di tutto di capire quali sono i motivi psicologici. Essi non devono assolutamente essere sottovalutati.
Per prevenire questi disturbi occorre prestare la massima attenzione nei confronti del tipo di alimentazione che si segue quotidianamente. Quindi bisogna evitare il consumo di cibi troppo speziati o elaborati. I pasti inoltre devono essere consumati in orari regolari cercando di evitare snack e spuntini fuori orario durante la giornata. A volte il colon irritabile si manifesta in determinati periodi dell’anno. Ha una certa stagionalità. Infatti studi accurati dimostrano che si manifesta soprattutto in primavera e in estate. Ciò avviene soprattutto quando si cambiano le abitudini alimentali a causa del caldo o perché si è in vacanza.
Oltre alle donne, ad essere maggiormente colpiti da questa patologia sono i bambini. Anche i loro sintomi spesso non hanno una causa organica ma dipendono dal loro vissuto psicologico a cui bisogna prestare molta attenzione.
Fattori genetici, ambientali e socio-familiari infatti possono influenzare la salute dell’intestino dei più piccoli. Anche loro sono vulnerabili nei confronti di particolari condizioni di stress ai quali sono esposti oltre ai cambiamenti climatici, ambientali e di alimentazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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