Sono 4 miliardi le persone che sulla Terra si curano con le piante. Molti medicinali sono infatti a base di piante. Secondo l’Oms sarebbero oltre 35mila i tipi di vegetali usati in medicina, anche se ve ne sarebbero in tutto 420mila. Molte di queste sono però ancora poco conosciute. Da secoli le erbe sono usate per curare diverse patologie. Rimedi effettivi o potenziali. In ogni caso molti farmaci contengono o hanno come base proprio le piante. Per esempio la morfina, noto analgesico, viene estratta dal Papaver somniferum, o il chinino per curare la malaria, è stato scoperto nel 1920. E ancora la penicillina ricavata dal Penicillum notatum nel 1928 e la streptomicina dallo Streptomyces fa la sua comparsa in medicina nel 1943. Circa l’80% dei medicinali impiegati nella medicina occidentale, contiene almeno un composto derivante dalle erbe. E parliamo di farmaci molto importanti come quelli antitumorali, antimicrobici, cardiovascolari e immunosoppressori.
Francesca Mondello, ricercatrice dell’Istituto superiore di sanità ha spiegato come “il notevole aumento dell’utilizzo di prodotti naturali di diversa origine a scopo terapeutico o anche come integratori alimentari, richiede con urgenza una maggiore attività di ricerca per chiarire la loro effettiva efficacia terapeutica e gli eventuali effetti collaterali”. Per questo motivo Mondello sottolinea la necessità, da parte delle istituzioni, di un’attività di controllo sulla qualità dei prodotti, nonché un’informazione precisa sull’uso corretto di queste sostanze. Non sempre infatti ciò che è naturale è anche privo di rischi.
E’ fondamentale che le erbe officinali vengano maneggiate da persone esperte. Un esempio per tutte di pianta naturale ma estremamente pericolosa è la Digitalis Purpurea, che se usata in dosi appropriate è un cardiotonico, sedativo, diuretico, in dosi eccessive può risultare letale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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