Il vaccino anti-Covid influisce davvero sul ciclo mestruale? Può influire, sì, ma in maniera irrisoria e del tutto reversibile. Niente paura, quindi, nel procedere con la vaccinazione anti Sars-Cov-2 i cui benefici superano infinitamente i rischi.
Cosa dicono gli studi
L'indagine condotta da Stati Uniti è Norvegia dopo le segnalazioni degli ultimi mesi in cui molte donne lamentavano ritardi e cambiamenti del loro "orologio biologico", ha dato un risultato significativo ma che non preoccupa: nelle volontarie arruolate, rispettivamente 4mila e 5.600 in base al Paese, il ritardo medio registrato è stato di 0,45 giorni nel ciclo successivo alla vaccinazione, specialmente dopo la seconda dose, ma per poi normalizzarsi il mese successivo. La ricerca è consultabile sulla rivista British Medical Journal. Anche se la causa specifica non è ancora stata definita, tutti gli esperti rassicurano e non sconsigliano di immunizzarsi nei giorni pre o post ciclo.
Una app per il ciclo
Accanto alle indagini appena elencate, in Gran Bretagna sono arrivate circa 36mila segnalazioni sulla variazione del calendario mestruale dopo la vaccinazione. Come riporta Repubblica, se gli inglesi hanno valutato "perfettamente normali" le variazioni del ciclo, i National Institutes of Health americani hanno deciso di destinare 1,67 milioni di dollari per studiare il fenomeno tramite un applicazione per smartphone che molte donne utilizzavano prima dell'inizio della pandemia. In 4mila hanno deciso di sottoporsi ai test, la metà già vaccinate: se la prima dose non ha provocato risultati significativi, la seconda ha provocato un ritardo quantificabile in mezza giornata.
Chi ha subìto effetti maggiori con ritardi medi fino a 2,3 giorni, sono state le donne vaccinate con le due dosi dopo 21 o 28 giorni, quindi all'interno dello stesso ciclo mestruale: come si legge nello studio, una donna su 10 appartenente a questo gruppo ha subito un ritardo uguale o superiore agli otto giorni. Come si accennava all'inizio, la situazione è rientrata nella normalità dopo due cicli. Nel gruppo delle norvegesi, invece, sono state segnalate altre reazioni avverse quali sanguinamenti non attesi o dolori premestruali più intensi del solito.
Nessun problema per la fertilità
Quei sintomi sono stati riscontrati sia prima che dopo la somministrazione del siero dose: questo significa che un ruolo determinante lo gioca l'ansia sulla fertilità, femminile e maschine, paura del tutto infondata secondo quanto affermato dagli studiosi. Gli unici disturbi, come dimostrano i test, riguardano leggeri ritardi sul ciclo mestruale che ritorna a posto il mese successivo.
L'Università di Miami ha effettuato uno studio conteggiando gli spermatozoi prima e dopo la somministrazione del siero: in alcuni casi si sono addirittura registrati aumenti sugli uomini da poco vaccinati. Un altro motivo per dormire sonni tranquilli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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