Matteo Salvini, come va a finire?
«Vinciamo».
Lei ha evocato uno «tsunami leghista».
«Non è facile, ma con la Lega la Moratti ce la farà».
Solo una speranza?
«In tanti non hanno votato, sono 300mila e dobbiamo puntare su di loro».
Se non hanno votato Moratti, un motivo ci sarà.
«Volevano dare un segnale, ora ce l’hanno dato. E Milano non voterà certo per la sinistra di Pisapia».
Forse non sono contenti del centrodestra.
«Ci sono mille e una ragiona: la Moratti, Berlusconi, il bunga-bunga. Ma ora che la partita è così dura, gli elettori non andranno al mare».
Sicuro?
«Per salvarsi da Pisapia correranno a prendersi la scheda per votare Moratti».
Pisapia mica è il demonio.
«Noi toglieremo l’Ecopass, lui lo chiamerà tassa di congestione e farà pagare 10 euro».
Ci avete messo un po’ a convincere la Moratti?
«Abbiamo fatto il diavolo a quattro. Una vittoria della Lega, meglio tardi che mai».
C’è tanto il sapore di una mossa elettorale.
«Le polemiche non ci interessano, vogliamo i risultati».
Ora sanatoria sulle multe.
«Da quanti anni lo dicevamo? Quelle di corso Magenta, Vigentina, Ticinese. Ci avessero ascoltato avremmo risparmiato tempo e fatica».
Ripeto, sembrano tanto mosse elettorali.
«Sempre meglio di Pisapia che vuole usare i vigili solo per dare multe. Niente più sicurezza nei quartieri, ma solo contravvezioni».
Non ci potevate pensare prima?
«Quello della Moratti potrà essere un risveglio tardivo, ma Pisapia è peggio. Non credo che vorremo cadere dalla padella nella brace».
Gad Lerner sulla «Repubblica» di ieri dice che la Lega non ha combattuto, vi accusa di disimpegno.
«Macché disimpegno».
Dice che Umberto Bossi e i big sono stati alla larga.
«E, infatti, Bossi domani (oggi, ndr) torna a Milano, al gazebo di via Farini».
Nessun disimpegno?
«Ma Lerner pensi alla sinistra. I loro leader si fanno vedere poco in città perché altrimenti smascherano il moderato Pisapia».
Perché un leghista dovrebbe votare la Moratti?
«Perché fino a oggi abbiamo avuto un solo assessore e un consigliere. Se la Moratti vince, la Lega avrà sette consiglieri, tre assessori e magari un vicesindaco».
Questione di poltrone?
«Macché poltrone. Questione di poter fare qualcosa di buono per Milano».
Rispetto alle Regionali dello scorso anno la Lega ha perso 17mila voti.
«Sono elezioni diverse. Magari al primo turno anche voti di smarcamento dalla Moratti. Ma al secondo turno torneranno. Anche i più scettici».
Perché torneranno?
«Perché in questa settimana convinceremo i nostri che finalmente la Lega tornerà a contare a Palazzo Marino. E questo sarà un bene per tutti. Anche per quelli di sinistra».
Che per il momento hanno cominciato a menare le mani. La mamma di un assessore è stata aggredita.
«Episodi gravi. Anch’io e una militante al gazebo di viale Papiniano abbiamo preso sputi e schiaffi».
Tira brutta aria?
«La dimostrazione che la sinistra cerca di tenere a bada i suoi, ma che non ci riesce più. Non sono buoni segnali».
Col federalismo Milano avrà più soldi.
«Se amministreremo noi, li daremo a imprese, commercianti e anziani».
E Pisapia?
«Ad altre realtà non particolarmente produttive come gli autonomi, i centri sociali, gli islamici per fare una moschea».
Allarmista.
«Al Leonkavallo si fa la festa della semina per la marijuana, voglio vedere se dall’anno prossimo ci sarà anche il contributo del Comune».
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