Salvini smaschera Alfano: "Il Cara di Mineo è uno spreco"

Manifestazione davanti al Cara di Mineo: "Ministro Alfano, ministro scafista". Salvini: "Per qualcuno è merce di scambio elettorale". E a Renzi: "Incollato alla poltrona"

Salvini smaschera Alfano: "Il Cara di Mineo è uno spreco"

"Che il Cara di Mineo fosse stato aperto da Maroni, in condizioni di emergenza e di guerra in corso, è assolutamente vero. Che fosse gestito in maniera seria e dovesse essere provvisorio è altrettanto vero. Dopo quattro anni non è più provvisorio ma è sfuggito il controllo". Matteo Salvini atterra a Catania e tira dritto a Mineo, feudo indiscusso di Angelino Alfano e bacino elettorale del Nuovo centrodestra. Qui sorge, infatti, il Cara che, oltre ad aver ospitato l'ivoriano che ha massacrato una coppia di anziani nella vicina Palagonia, è finito al centro degli scandali di Mafia capitale. "Renzi e Alfano sono due incapaci incollati alla poltrona - tuona - dove sono? A Palagonia non li ho visti...".

Avrebbe avuto in programma appuntamenti in Lombardia e Veneto, ma Salvini ha deciso di rivedere l'agenda per fiondarsi al Cara di Mineo. Al suo arrivo vessilli del Carroccio sventolano insieme a quelli della Trinacria nel caldo asfissiante della piana della piccola città catanese. "Difendiamo i nostri confini. Stop invasione" si legge sullo striscione dell'improvvisata manifestazione, ampiamente presidiata dalle forze dell'ordine, davanti al Cara di Mineo. All'interno ci sono oltre tremila immigrati. Un numero di presenze che supera di gran lunga il tetto fissato per legge. "In questo momento storico, con un popolo sofferente e ingestibili - tuona Romy Crocitti Bellante, rappresentante di Lega Italia - non vogliamo chiudere all'accoglienza, ma prima vengono gli italiani, i siciliani, i catanesi". La provenienza dei manifestanti è siciliana, un po' da tutte le principali città dell'isola. "Vogliamo la chiusura del Cara - aggiunge Crocitti Bellante - e che i nostri soldi servano per gli italiani. Ovunque rimbombano slogan anche contro il responsabile del Viminale. "Ministro Alfano - urlano - ministro scafista".

"È la quarta volta che parto da Milano per venire a Mineo". Appena arriva davanti al Cara, Salvini mette subito in chiaro chi sono i colpevoli della gestione fallimentare dell'emergenza immigrazione: "Se magari se ne accorgessero anche Renzi ed Alfano sarebbe una buona notizia. Avrei evitato di tornare qui soprattutto perché avremmo evitato altre morti". Quello che il leader del Carroccio contesta al centro di Mineo di ospitare persone che non ha lo status di rifugiati: "Sprechiamo 100 milioni... A che scopo? Doveva essere chiuso subito dopo l’emergenza del 2011 e il governo non l’ha fatto". Ai leader europei, invece, rinfaccia di prendere in giro gli italiani: "Il massimo sforzo che fa la Merkel è dire ’prendo i sirianì che è l’unica popolazione che scappa dalla guerra. Per la serie scelgo io quelli che voglio e il resto li tenete voi". E anche in questo caso, fa notare Salvini, "Renzi e Alfano rispondono con il nulla e con la resa".

"Il Cara è solo un business per qualcuno, merce di scambio elettorale - incalza ancora Salvini - qualcuno ci guadagna i soldi e i voti". Secondo il leader del Carroccio, il problema di questa e di altre strutture è delle politiche migratorie attuate daò governo. La soluzione più ovvia sarebbe "velocizzare le procedure di identificazione dei veri profughi, espellendo tutti quelli che profughi non sono", e "bloccare gli sbarchi".

E, mentre altre centinaia di immigrati sbarcano in Sicilia e Calabria, invita il governo ad accogliere solo chi scappa dalla guerra: "Non possiamo svuotare l’Asia e l’Africa per fare il business di chi ci guadagna e ci specula".

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