«Il consiglio comunale istituisca una commissione speciale per seguire l'iter amministrativo che porterà all'eventuale vendita dello stadio e il collocamento delle risorse», i 197 milioni attesi dalla cessione del Meazza e delle aree intorno. A chiederlo è il capogruppo della Lega Alessandro Verri (nella foto), dopo che lunedì la maggioranza, nonostante la spaccatura a sinistra, è riuscita ad approvare un ordine del giorno sulla destinazione dei fondi che equivale a un via libera politico al sindaco Sala a proseguire con il «dossier». Verri però rimarca che «Sala sbaglia a dire che il consiglio comunale avrà per sua gentile concessione la possibilità di scegliere dove andranno allocate le eventuali risorse derivanti dalla vendita di San Siro. Sono le leggi che mettono al centro il Consiglio, per questo si deve avviare un percorso condiviso all'interno di una commissione speciale che convochi il sindaco settimanalmente e lavori per il bene della nostra città».
Lunedì in aula gli esponenti dei comitati pro Meazza, contrari alla demolizione dello stadio storico, hanno contestato il sindaco con fischietti, cartellini rossi, le grida «vergogna, state svendendo un bene pubblico». Sala ribatte che chi era in consiglio «era venuto per contestare, avevano già i fischietti. É nei loro diritti ma non confondiamo la protesta con l'opinione cittadina. Non hanno ascoltato le mie parole, avevano una posizione preconcettuale che rispetto ma io sto cercando di fare tutto il possibile per difendere l'interesse pubblico. So che è un tema divisivo, mettere d'accordo tutti è umanamente impossibile, però delle decisioni vanno prese». Ora sulla destinazione dei fondi «spero che il Consiglio si faccia carico di questo tema. Accetterei volentieri un loro suggerimento, il mio è quello di destinarli al territorio, all'area e alle fasce più deboli.
Felice se potranno dare un'indicazione». Per il governatore Attilio Fontana «si sta andando nella direzione giusta». Il presidente FdI del Senato Ignazio La Russa chiede che il Meazza «non sia abbattuto, almeno non nella forma ante 1990».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.