Roma - Saranno interrogate lunedì mattina in carcere Cosima Serrano e Sabrina Misseri, madre e figlia raggiunte ieri da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere perché coinvolte a vario titolo nel delitto di Sarah Scazzi. Cosima è stata arrestata ieri dai carabinieri con l'accusa di concorso morale in omicidio volontario e in soppressione di cadavere.
Nuova ordinanza per Sabrina Una nuova ordinanza è stata notificata sempre ieri in carcere anche a Sabrina che risponde di omicidio premeditato, sequestro di persona e concorso in soppressione di cadavere. Quest'ultima è una accusa nuova per la ragazza, mentre l'ipotesi di omicidio diventa aggravata dalla contestazione della premeditazione. Il gip Rosati contesta a Cosima il concorso in omicidio, per aver assistito inerme mentre la figlia Sabrina uccideva Sarah nell'abitazione di via Deledda e non più nel garage come era emerso sinora dagli atti giudiziari. A madre e figlia viene attribuito un ruolo anche nella soppressione del cadavere.
La dinamica Secondo la ricostruzione dell'uccisione di Sarah Scazzi fatta dal gip nell’ordinanza di custodia cautelare, Sarah venne strangolata con una cintura il 26 agosto 2010 in casa Misseri, tra le 14 e le 14,20. A quell’ora nell’edificio, cioè tra abitazione e garage, c’erano Michele Misseri, sua moglie Cosima Serrano, e la loro figlia Sabrina, ritenuta dagli inquirenti autrice materiale del delitto. Dopo che Sarah era stata strangolata, Sabrina Misseri e Cosima Serrano, insieme con Michele Misseri, avrebbero soppresso il cadavere, aiutando lo stesso agricoltore a trasferire il cadavere fuori dalla casa e a nasconderlo nell’auto Seat Marbella di Michele Misseri. Il cadavere venne poi trasportato in contrada Mosca, nelle campagne tra Avetrana (Bari) e S.Pancrazio Salentino (Brindisi), per essere gettato in un pozzo-cisterna che venne poi chiuso
Il movente Sarah sarebbe stata uccisa secondo il gip a causa della gelosia manifestata da Sabrina verso Ivano Russo che in quelle settimane stata frequentando la cugina. Verso Ivano Sabrina Misseri provava una forte attrazione tanto da definirlo dio in tantissimi sms rintracciati dagli inquirenti e citati nel provvedimento del gip.
A Sabrina Misseri, però, "non viene contestato il reato di omicidio premeditato" ma quello precedente di concorso in omicidio "è stato mutato in omicidio volontario", spiega uno dei due legali della giovane, Nicola Marseglia. Stamane l’avvocato ha incontrato Sabrina in carcere, trovandola "disperata" per la novità dell’arresto della madre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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