Dicono che quelli del segno zodiacale dellAriete abbiano un certo caratterino. E in effetti, chiacchierando con Pierpaola Janvier, otto anni compiuti lo scorso 20 marzo, una delle «Tagliatelle» della terza edizione del programma televisivo «Ti lascio una canzone», il caratterino emerge tutto, eccome. Pierpaola in questi giorni si trova in vacanza in un villaggio turistico della Calabria. E siccome estate è anche sinonimo di musica, ti viene spontaneo domandarle se per caso qualcuno le abbia chiesto di cantare, magari durante una serata dedicata al gioco del karaoke. Risposta secca e decisa già a otto anni: «Sì. Mi chiedono pure gli autografi, se è per questo. Soprattutto i ragazzi più grandi. Ma io sto in sciopero».
Mica male come caratterino. È solo una parvenza, tuttavia. E serve a nascondere quel briciolo di timidezza che Pierpaola non riesce proprio ad eliminare. «Sì, un po mi vergogno. Quando cantavo con le Tagliatella era diverso: eravamo in gruppo sul palco e il fatto di essere insieme aiutava a vincere la timidezza».
Una passione per il canto iniziata per caso. In realtà Pierpaola, che ha dei trascorsi nel mondo della pubblicità (a 3 anni ha girato uno spot per la Bauli), lanno scorso stava facendo i provini per partecipare a «Ballando con le stelline», spazio mignon nella popolare trasmissione di Milly Carlucci. Se non che, per caso, si è messa a cantare e «caspita che bella voce hai». In più, tornata a casa, mamma Pierpaola (mamma e figlia hanno lo stesso nome), che di musica ne capisce poiché diplomata in pianoforte al Conservatorio e insegnante allistituto «Martin Luther King», nei pressi della Casilina, appena la sente cantare con la giusta impostazione Un corpo e unanima, il celebre duetto degli anni Settanta tra Dori Ghezzi e lo statunitense Wess che li porterà a vincere Canzonissima, la manda di corsa a scuola di canto. Poi il secondo step di selezioni (il primo era stato brillantemente superato) per Ti lascio una canzone e le lacrime di gioia per lammissione, «quasi non volevo crederci». Una bella esperienza per Pierpaola che allAuditorium di Napoli ha «stretto molte amicizie, in particolare con le mie compagne di palcoscenico». Una bella esperienza anche musicale con lesecuzione di brani come Ma che musica maestro o Datemi un martello. E siccome anche locchio vuole la sua parte, perché no, per far nascere qualche innocente «simpatia»: «Quanto mi piace Giovanni La Corte». Un bel caratterino quello di Pierpaola. Che non si cura minimamente del fatto che mamma non sia per nulla appassionata di calcio e ammette decisamente la sua simpatia per Totti e compagni. Mentre dal punto di vista musicale i suoi idoli sono Claudio Baglioni e Rita Pavone.
Ma per Pierpaola, indipendentemente dal fatto di andarci per cantare, il piccolo schermo resta un mito, trasmessole dalla sua agente, Paola Dragone, «una persona eccezionale. Basti dire che è venuta apposta a Napoli per seguirmi durante Ti lascio una canzone pur non avendo alcun obbligo nel farlo».
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