Sfilano i colori della bellezza e dell’orgoglio di una tradizione mai rinnegata, ma anzi esaltata fra suoni di fisarmonica e launeddas, costumi antichi dai tessuti e ricami preziosi come i gioielli e gli ornamenti. Donne, uomini e bambini. Maschere ancestrali in legno, pelli e campanacci dei mamuthones, abiti neri con veli di pizzo bianco, corsetti e gonne colorate delle donne, copricapi e stivali di pastori e allevatori, grembiuli e gonne arcobaleno, costumi poveri come era la vita dei pescatori, cavalli purosangue. Canti e balli, incedere solenne come un riassunto epico e iconico di storia, cultura e appartenenza della Sardegna di oggi che esalta le sue radici e le trasforma in parata e rito laico, nel cuore di Sassari. E’ la Cavalcata Sarda, grande festa di tutta l’isola dei nuraghe che si mette in mostra nel corteggio, attraversando il centro della città. Ali di folla che applaude, turisti che si stupiscono sotto il sole della primavera che avanza verso la lunga estate. E poi tocca alle evoluzioni di cavalli e cavalieri nelle pariglie all’ippodromo, perché in fatto di cavalli la Sardegna è il nostro Far West…
Nata nel 1899 per rendere omaggio ai Savoia in visita nell’isola, si tiene la penultima domenica di maggio. Un rito che è il paradigma della bellezza di una terra fra mare, paesaggi. Un invito a scoprire la Sardegna lungo le strade che dalle coste conducono verso l’entroterra e una narrazione diversa, autentica, dei segni dell’uomo e della natura.
Immagine di bellezza, che ne richiama altre. Perché bastano pochi giorni di vacanza, un’auto o una moto per immergersi fra natura e storia, granito "vivente" plasmato dal vento di maestrale e dal mare, muraglieidi nero basalto vulcanico, querce e olivastri, sugherete e macchia mediterranea, mirto e cisto, corbezzolo e ginestra, fioriture e profumi che arrivano fino alle spiagge e al mare dalle infinite trasparenze.
Nel nord della Sardegna, una vacanza di fine primavera e inizio estate è tutto questo: bellezza, emozioni, scoperte. Un tour che può partire da Porto Torres, sulla costa ovest o da Olbia, su quella est restando a nord dell’isola. Ma che in realtà inizia a Genova quando si sale a bordo della nave per una traversata notturna dal terminal traghetti della Tirrenia - Compagnia di navigazione italiana, con lo skyline fra Porto antico, palazzi e chiese che fanno da corona, dietro alle banchine sulle alture dominate dai forti, con le facciate arrossate dal sole che tramonta e la Nuraghes che lascia lentamente la banchina mentre il comandante Vespoli ordina le manovre “millimetriche” del distacco con l’attenzione di chi ha anni di esperienza alle spalle.
Da Porto Torres si può puntare su Stintino e la spiaggia della Pelosa, di fronte all’isola Asinara e poi risalire, dopo una puntata nella vicina Sassari per andare a visitare, a 16 chilometri, sulla strada per Olbia, la splendida chiesa romanico-pisana della Trinità di Saccargia a Condrongianos, spettacolare con la fasce orizzontali che alternano il calcare bianco al basalto nero, risale al XII secolo ed è caratterizzata dal bel portico esterno che si affaccia sui ruderi dell’antico monastero camaldolese, all’interno l’abside affrescato e la statua della Madonna.
Sulla statale 97 si prosegue per Olbia dove, arrivati sulla costa ci si può dirigere a sud, fino a Porto San Paolo per fare una puntata in battello o in gommone nell’area marina protetta Tavolara - Punta Coda Cavallo, fino all’ isola di Tavolara, imponente bastione di roccia alto 500 metri con le sue pareti a strapiombo e gli spot per le immersioni. Nella parte accessibile c’è l’approdo con la bella spiaggia, il ristorante (fatevi raccontare la storia di Bartoleoni che nel 1848 Carlo Alberto di Savoia fece re dell’isola…), il piccolo cimitero e la possibilità nella parte aperta al pubblico (una parte dell’isola off limits perché militare) di compiere belle escursioni a piedi. E’ un piccolo paradiso fuori dal mondo che fa coppia con l’altra isola, Molara. Lungo costa tuffi ai sassi piatti. Un po’ più a sud spiagge da sogno a Porto Taverna e poi i tre chilometri della Cinta con alle spalle lo stagno di San Teodoro.
A Porto san Paolo, affacciato sulla spiaggetta con veranda e vista su Tavolare, si può fare una sosta gourmet di alto livello al ristorante Il Portolano di Roberto Chelo e Claudia Schletti: eccellente cucina di pesce ma non solo con la regia dello chef Mario Mele, esaltata dall’accoppiamento prodotti e vini locali. Gusto e stile dell’accoglienza per una sosta che davvero appaga gusto e sensi.
Si torna verso nord fino ad Olbia per poi fare una puntata in Costa Smeralda. A Olbia un mini tour culturale consente di vedere i resti delle mura puniche, delle terme romane e dell’acropoli oltre alla chiesa di San Simpliciano. Merita anche una visita il Museo Archeologico a due passi dagli imbarchi dei traghetti: custodisce reperti dell’antica storia di Olbia e i resti di una nave romana e di una pisana di epoca medievale, rivenute poco lontano perché qui c’era il porto antico, assieme ad altri 22 relitti. Le navi romane furono bruciate attorno al 450 dopo Cristo durante un attacco dei Vandali alla città. Altri reperti propongono un viaggio indietro nel tempo con testimonianze pre-nuragiche, puniche, greche, cartaginesi, bizantini, pisani, aragonesi.
Si parte dunque per la Costa Smeralda, dolce vita vacanziera fra piazzetta, marina, regate da seguire e spiagge da scoprire come quelle di Razza di Juncu, Liscia Ruja, la spiaggia del Principe, Capriccioli, Cala Granu. Entrando nel cuore della Gallura da Palau di può andare in traghetto alla Maddalena per fare shopping nel centro storico e scoprire le spiagge di Caprera oltre al Museo garibaldino. Altra opzione: un giro in barca o gommone fra le isole del Parco nazionale: in particolare a Spargi, Budelli, Razzoli e Santa Maria. A circa cinque chilometri da Palau, da ammirare lo spettacolare granito di Capo d’Orso, e a sei chilometri le misteriose Tombe dei Giganti in località Mezzani.
Il viaggio lungo costa prosegue fino a Santa Teresa di Gallura con vista sulle bianche falesie di Bonifacio (da non perdere la Valle della Luna che si raggiunge a piedi o via mare) fino a Capo Testa, con il faro e le spiagge che fanno da corona al promontorio che si protende verso il mare aperto e la Corsica. Altra tappa, da Capo Testa fino alla terra d’Anglona, è Castelsardo, luogo di soggiorno per nuove scoperte. Strada costiera spettacolare con paesaggio mutevoli e spettacolari lungo Costa Paradiso fino a Isola Rossa con la spiaggia di Marinedda e subito dopo gli otto chilometri della spiaggia di Coghinas. All’interno una puntata per vedere il Nuraghe Maiori vicino a Tempio Pausania. Il paesaggio verso Castelsardo cambia ancora con gli imponenti, neri bastioni di basalto vulcanico che si innalzano far il verde e l’azzurro del mare.
Castelsardo è la porta del Golfo dell’Asinara e si arrampica su un promontorio tondeggiante dominato dal Castello dei Doria con le sua mura imponenti che risale al XII secolo. Dalla città-fortezza genovese si riparte per la vicina Porto Torres e si chiude il tour, che può essere fatto con “"rotta" invertita e che regala emozioni, relax, tuffi, escursioni, sapori inusuali di una gastronomia di mare e di terra che affonda le radici nelle tradizioni agro-pastorali di un’isola che ha nella sua "diversità" una carta vincente per chi ama vacanze a tutto tondo.
Per scegliere le strutture alberghiere che possono essere la "base" ideale della vacanza e delle escursioni si può scegliere fra le strutture proposte da Iti Hotels, con i suoi Colonna Hotels e Resort. La compagnia alberghiera Iti possiede 40 strutture ricettive in Italia e all’estero (dal Brasile alla caraibica Antigua, agli Stati Uniti) e circa due terzi si trovano in Sardegna e in particolare nella costa nord orientale. Tre segnalazioni in particolare. A Porto Cervo, fra le altre strutture in Costa Smeralda, c’è il Colonna Resort di Cala Granu, un cinque stelle affacciato sul mare immerso in un parco di 50mila metri quadrati e caratterizzata da un grandissimo complesso di piscine di acqua di mare con cascate, punti idromassaggio e solarium che si estende su una superficie di 8.500 metri quadrati, dispone di 25 fra camere, deluxe e suite, due ristoranti, tre bar, Centro benessere Spa, Centro congressi, eliporto. A Capo Testa si può soggiornare al Colonna Grand Hotel Capo Testa con vista spettacolare sul promontorio e sulle spiagge dei "due mari": quella nell’ansa a cui si accede direttamente dall’albergo e quella che guarda verso Bonifacio, poco distante. Una vera oasi a cinque stelle con 130 fra camere e suite due ristoranti, due bar, quattro piscine (una con idromassaggio) che scendono fino quasi alla spiaggia, terrazze panoramiche. Invece a Castelsardo c’è l'Hotel Padraladda un tre stelle accogliente e meno formale adatta per scoprire spiagge e "spot" da visitare lungo costa e nell’entroterra.
"Iti Hotels ha una forte presenza in Sardegna, meta turistica nella quale crediamo e continuiamo a investire forte della lunga tradizione di hotellerie del nostro gruppo in Italia e nel mondo- spiega il direttore commerciale Nunzio Viscovo – abbiamo strutture di altissimo livello come i Colonna Luxury, i Colonna Resort Sardegna ed altri vitti pi strutture village e residence che coprono tutta la gamma dell’offerta che si caratterizza per qualità, accoglienza, cura della gastronomia e dei servizi. L’andamento delle prenotazioni per l’estate è in crescita rispetto all'anno scorso e abbiamo avuto buoni riscontri anche con le offerte fuoristagione su cui lavoriamo molto. Il nostro obbiettivo è infatti quello di allungare la stagione perché la Sardegna è una meta ideale anche per la primavera e l’inizio di autunno. Non è un caso infatti che stiano aumentando le presenze di tedeschi e austriaci. In questo senso lavoriamo con i vettori marittimi e aerei. E riteniamo, in generale, di proporre un'offerta con tariffe competitive, sconti e promozioni soprattutto per prenota su internet".
"Anche Tirrenia Cin si sta muovendo con una strategia commerciale d’attacco e si è adeguata alle richieste del mercato nazionale e internazionale. Da quando la compagnia di navigazione è stata privatizzata molte cose sono cambiate – dice Alberto Viscovo, responsabile del mercato estero e dei promotori -. Il primo obiettivo è stato dare qualità ai servizi, all’accoglienza a bordo, alla ristorazione, all’intrattenimento a bordo per rendere sempre più piacevole la permanenza sui nostri traghetti perché anche il viaggio via mare fa parte della vacanza. Proponiamo un ventaglio di offerte, promozioni, pacchetti speciali per tutto l’anno che danno anche sicurezza e garanzie ai viaggiatori. Ed abbiamo rafforzato il nostro legame con la Sardegna. Decisi – aggiunge Viscovo – a tornare a essere la compagnia numero uno per l’isola. Con la volontà di offrire, d’intesa con i consorzi degli operatori turistici e Meridiana, nuove opportunità per allungare la stagione. Ci stiamo muovendo in Europa con un approccio diverso, più efficace e i primi positivi risultati si vedono".
Il tema della destagionalizzazione è al centro dell’attenzione anche dell’assessore regionale al Turismo Francesco Morandi, docente universitario esperto del settore. "La Sardegna è una meta che ha tutto per attrarre turisti non solo in luglio e agosto: mare, archeologia e cultura, identità, turismo religioso, turismo attivo, enogastronomia, artigianato. Non dimentichiamo poi che è l’isola della qualità della vita per definizione – spiega Morandi -. Abbiamo le carte in regola per affrontare e vincere questa sfida, l’importante è crederci e fare squadra lavorando concretamente. E’ questa la nostra prima sfida. E’ una strada che abbiamo cominciato a percorrere con operazioni di co-marketing assieme a vettori e operatori per creare le motivazioni di viaggio giusto e a Pasqua abbiamo ottenuto forti incrementi di arrivi. Siamo partiti con il piede giusto grazie ai ponti festivi. Abbiamo lavorato e lavoreremo sul brand Sardegna come prodotto unitario, sui suoi contenuti, sui pacchetti speciali perché non è vero che l’isola è una destinazione cara ed è anche facilmente raggiungibile, adatta a un target medio di turisti italiani e soprattutto stranieri. Con l’aereo è collegata con 87 aeroporti in tutta Europa grazie a nove vettori, un traffico aereo di ben 144 rotte, 53 nazionali e 91 internazionali. Via mare cinque compagnie di navigazione collegano i quattro approdi principali dell’Isola".
"Stiamo dedicando grande attenzione ai mercati esteri – prosegue l’assessore Morandi -, in particolare all'Europa e assieme a Tirrenia al mercato tedesco, poi a quelli dei Paesi dell’Est, Russia in testa, ma non solo.
Si può fare turismo otto mesi all’anno e costruire attorno alla vacanza un’offerta forte e competitiva, legata alle realtà economiche e culturali del territorio in un’ottica di crescita per tutta la Sardegna".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.