Sbalzata fuori dall’ottovolante Tredicenne muore a Guidonia

Indagato il titolare della giostra: l’incidente forse dovuto a un guasto

da Roma

Un incidente mortale in un giorno di festa, a causa del probabile malfunzionamento di una giostra. Alessia L., tredicenne di Villa Adriana, è morta ieri dopo essere stata sbalzata mercoledì sera da un ottovolante allestito per la festa patronale di San Giuseppe Artigiano a Villanova di Guidonia, in provincia di Roma. Il decesso è avvenuto alle 6 al Policlinico Umberto I, dove la ragazzina era stata trasferita mercoledì notte, dopo un breve ricovero all’ospedale di Tivoli.
La tragedia si è consumata in pochi attimi. La tredicenne, figlia di un brigadiere dei carabinieri, era in compagnia della sorella di 20 anni e della sua comitiva. Era salita già più volte sulla giostra del «Crazy dance», una sorta di ottovolante che prevede «giri e centrifughe da capogiro». Quello dell’incidente avrebbe dovuto essere l’ultimo turno, che concludeva la serata nel piccolo luna park del paese. Le cabine, agganciate a bracci metallici, hanno iniziato ad alzarsi e prendere velocità. All’improvviso Alessia, che si trovava in una di queste con la sorella e un amico, è stata scaraventata fuori e ha concluso il folle volo schiantandosi a cinque metri di distanza. Nell’impatto ha battuto la testa sul marciapiede. I medici hanno tentato per due giorni di salvarle la vita. Ma le lesioni craniche e l’emorragia cerebrale erano troppo gravi e in mattinata i sanitari hanno dovuto arrendersi, dichiarando la morte cerebrale della ragazzina. I genitori hanno dato il consenso per la donazione degli organi.
Subito dopo la tragedia i militari della compagnia di Tivoli si erano messi al lavoro raccogliendo le testimonianze di chi era sul posto al momento dell’incidente, verificando l’impianto. La Procura ha già aperto un fascicolo e al momento risulta indagato solo il gestore della giostra. L’ottovolante era stato allestito da alcuni itineranti, che si spostano da una festa di paese all’altra. Dai primi controlli i permessi sembrano in regola, ma fonti investigative ipotizzano che la caduta mortale sia stata causata «da un malfunzionamento della struttura». Lunedì il magistrato chiederà una consulenza per valutare le cause tecniche dell’incidente.

La giostra, infatti, non è particolarmente grande e le cabine, da tre posti, si alzano al massimo tre metri da terra, girando poi velocemente. Potrebbe essere stata proprio la velocità eccessiva a far volare fuori Alessia, complice un difetto nel dispositivo di sicurezza che tiene ancorati al seggiolino i «passeggeri».

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