É un calendario che si allunga giorno per giorno, ieri è stata la volta di Lazza che ha annunciato una tappa a San Siro il prossimo 9 luglio. E porta già a 14 i concerti in programma allo stadio per l'estate 2025. Inizia Elodie l'8 giugno, Pinguini Tattici Nucleari il 10 e 11, Elisa il 18, Gazzelle il 22, Marracash il 25, Gabry Ponte il 28, Bruce Springsteen il 30 giugno e 3 luglio, Ultimo il 5 e 7 luglio, Marco Mengoni il 13 e 14 luglio. A La Maura (per ora) sono a quota quattro, all'interno del festival «I-Days 2025», Dua Lipa il 7 giugno, Linkin Park il 24, altri artisti il 9 e 23 giugno e Olivia Rodrigo il 15 luglio. All'Ippodromo Snai per ora si parte con Imagine Dragons il 27 maggio, Justin Timberlake il 2 giugno e Thirty Seconds to Mars il 2 luglio 2025.
A chi le chiede (tra residenti e consiglio comunale) di vietare gli show all'Ippodromo La Maura, anche prima che i terreni - se andrà in porto l'operazione del sindaco Beppe Sala - possano essere acquisiti dal Comune, la vicesindaco Anna Scavuzzo (nella foto) replica che l'amministrazione intanto non potrebbe vietare manifestazioni culturali su suolo pubblico a meno che sorgono problemi di ordine pubblico (e in quel caso dovrebbe intervenire la questura), potrebbe concedere meno deroghe alla soglia massima di inquinamento acustico «ed è già quello che stiamo facendo», con la delibera che contingenta nei fatti il numero di concerti possibili tra La Maura, stadio e Ippodromo Snai. Ma è già frutto di una mediazione e il Comune vuole difendere il posizionamento raggiunto da Milano come meta di tour europei e mondiali. «C'è un posizionamento della città nel sistema Italia e mondo che non è una sciocchezza in termini di indotto» spiega. Milano inserita nel circuito internazionale «fa anche il bene dell'Italia, pensiamo alla tappa evento di Taylor Swift».
Ma il peso economico della gestione eventi «non può ricadere solo sui milanesi. I promoter danno un contributo per trasporti pubblici e straordinari dei vigili. Sul tema del biglietto dei mezzi pubblici incluso nel prezzo del concerto busseremo a tutte le porte, anche al Ministero della Cultura».
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