
Un numero speciale di Topolino, in edicola da oggi, racconta i piatti e i sapori tipici della Lombardia. La storia che vede come protagonista Zio Paperone, comincia a Paperopoli dove è in corso un summit tra i più grandi cuochi stellati del mondo. Uno storico culinario, chiamato Pierpizzocchero Brambilla, afferma che nei cibi della sua Lombardia si nasconde un segreto, un insaporitore, come la pesteda valtellinese, capace di trasformare anche le ricette più sciape: il sapùrun. Il vecchio papero, sempre attento agli affari, sogna di impadronirsene per farlo diventare una fonte di guadagno per i suoi ristoranti. E così decide di partire alla volta della regione per cercare un erede dell'ultimo «sbafatore» ad averlo assaggiato, ossia «Brambillone degli Arciccioldi», accompagnato da Ciccio, cugino alla lontana di Paperino e da Nonna Papera. «Sto già imparando la lingua locale...taaaaac!». Una volta atterrati a Milano, i tre paperi arrivano al Ganassa Museum dove ammirano la collezione di antiche schiscette, «classico porta pranzo dei lavoratori locali» e trovano un indizio che li avvicina al sapùrun. A quel punto si mettono in viaggio verso Sondrio costeggiando il lago di Como - «trattoria da Renzo e Lucia, ci fermiamo?» - per incontrare una confraternita della polenta. Un'antica incisione li conduce al Palazzo Te di Mantova e a conoscere un'associazione che esalta la zucca che li aiuta ad avvicinarsi all'ingrediente magico. Insieme si spostano a Pavia - rappresentata nel fumetto con il ponte coperto sul Ticino, subito riconosciuto da Nonna Papera - e ottengono altri indizi da un gruppo di risottieri indipendenti prima di ritornare a Milano, sul Naviglio Grande, dove si intrattengono con la confraternita del panettone. Un'altra incisione li fa arrivare fino a una fattoria didattica, una delle tante presenti in regione, dove una maestra cita anche la frase celebre di «Anatrando Panzoni», alias di Alessandro Manzoni, sul «cielo di Lombardia». I paperi scoprono che questa era la fattoria di Brambillone in cui tutto è coltivato in modo naturale e che il sapùrun altro non era che un pretesto per ritrovarsi con gli amici. Perché ciò che dà davvero gusto a un piatto è lo stare insieme e mangiare «cose buone e fatte con amore».
Il numero di Topolino, scritto da Roberto Gagnor e disegnato da Giampaolo Soldati, è stato presentato a Palazzo Lombardia: «Abbiamo pensato a questa iniziativa - spiega l'assessore regionale all'Agricoltura
Alessandro Beduschi - per raccontare ai più giovani e non solo, in modo originale e coinvolgente, la ricchezza della nostra tradizione gastronomica, valorizzando i prodotti tipici lombardi e il loro legame con il territorio».
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