L'asteroide YR4 colpirà la Terra: dove, quando e tutto quello che c'è da sapere

Fra sette anni l'asteroide YR4 potrebbe impattare su alcune precise aree del nostro pianeta: ecco quali sono le zone più a rischio e le probabilità dell'evento secondo i calcoli degli scienziati

L'asteroide YR4 colpirà la Terra: dove, quando e tutto quello che c'è da sapere
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Non si può chiamare ancora apprensione ma gli scienziati della Nasa e dell'Esa (Agenzia Spaziale Europea) hanno sistemato al rialzo le possibilità che l'asteroide YR4, nel dicembre 2032, possa colpire la Terra. Se in un primo momento, alcuni mesi fa, le percentuali erano comprese tra l'1 e l'1,5%, adesso si parla del 2,3%. Può sembrare, e lo è, una cifra irrosoria ma va comunque sottolineata questa tendenza al rialzo.

Chi rischia di più

Rassicuriamo tutti: non solo mancano sette anni, ma in molti casi come questi accaduti in passato le probabilità sono scese sempre di più fino a scomparire man mano che ci si avvicinava alla data "x". Anche se è vero che questo asteroide del diametro compreso tra 40 e 100 metri si trova al primo posto tra le minacce del nostro pianeta, questi calcoli degli scienziati hanno bisogno di nuove evidenze e nuovi eventuali rischi venendo rivisti nei prossimi mesi e anni. Volendo, però, continuare a perpetrare le ipotesi attuali, i ricercatori hanno stimato soprattutto in tre le macro aree che potrebbero essere soggette all'impatto: il Sud America (specialmente la parte settentrionale), una porzione dell'Africa centrale e l'Asia meridionale con l'India che rischierebbe maggiormente tra i Paesi asiatici.

La scala Torino

Non dobbiamo immaginare che il corpo celeste abbia già iniziato la sua "discesa" verso la Terra, tutt'altro: nella sua orbita si trova in fase di allontanamento e va in direzione di Marte e successivamente di Giove; soltanto nel 2028 tornerà nei pressi del nostro pianeta quando mancheranno altri quattro anni al potenziale impatto che in questo momento è misurato con il numero 3 dalla Scala Torino lungo un range compreso fra uno e dieci. Proprio il terzo punto recita ufficialmente che si tratta di un "un icontro ravvicinato, meritevole di attenzione da parte degli astronomi. Calcoli che danno fino a 1% o più di probabilità di collisione con capacità di causare una distruzione a danni locali. Molto probabilmente, nuove e più precise osservazioni sono suscettibili di riportare il pericolo al livello 0. L'attenzione da parte del pubblico e dalle autorità in merito ad incontri del genere è meritata se previsti in un tempo inferiore a una decina di anni".

Anche quando ripasserà fra tre anni sarà a una distanza di sicurezza tale

da non poter minimamente sfiorare la Terra ma darà nuove possibilità agli scienziati di studiare al meglio la sua rotta e stabilire con maggiori certezze (se già non sarà accaduto prima) le probabilità di impatto nel 2032.

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