Sono trascorsi pochi giorni dall'esplosione nei cieli del nord della Francia del piccolo "meteoroide" Sar2667, poi ribattezzato col nome di 2023 CX1, ma la Terra si prepara all'arrivo di un nuovo corpo celeste. Di dimensioni nettamente superiori rispetto al suo predecessore (Sar2667, scoperto appena 5 ore prima dell'ingresso nell'atmosfera terrestre, aveva il diametro di circa un metro), l'asteroide (199145) 2005 YY128 passerà a una distanza di sicurezza.
Con un diametro compreso tra i 580 e i 1.300 metri, il "sasso cosmico" era noto da tempo agli studiosi: secondo le previsioni sfreccerà all'1:46 ora italiana del prossimo giovedì 16 febbraio, a circa 4,6 milioni di chilometri dal nostro Pianeta, pari, più o meno, a 12 volte la distanza che intercorre tra la Terra e la Luna.
A rivelare alcuni dettagli è il responsabile scientifico del Virtual Telescope Project Gianluca Masi. Sul portale online del gruppo, inoltre, è stata pubblicata anche un'immagine dell'asteroide datata 9 febbraio, scattata quando il corpo celeste"si trovava a circa 14 milioni di chilometri dalla Terra e si stava lentamente avvicinando a noi", spiega l'astrofisico.
"L'immagine deriva da una singola esposizione di 120 secondi, ripresa da remoto con l'unità robotica 'Elena', disponibile presso il Virtual Telescope", precisa ancora l'esperto, "il telescopio ha seguito il movimento apparente dell'asteroide, che al momento era relativamente lento". E questo nonostante che le condizioni di visibilità non fossero le migliori per immortalare il momento. "Le condizioni meteorologiche erano pessime, prevalentemente nebbiose e nuvolose, con una luna luminosa che stava sorgendo", ricorda Gianluca Masi.
Come anticipato, a differenza di quanto accaduto per Sar2667/2023 CX1, la presenza di questo "sasso cosmico" era da tempo nota agli studiosi. L'asteroide fu infatti scoperto dal Kitt Peak Observatory in Arizona il 30 dicembre 2005, e da quel momento furono avviati gli studi per ricostruire la sua orbita. 2005 YY128 viene classificato come asteroide di tipo Apollo, ovvero rientrante in quel gruppo composto da circa 15mila asteroidi che periodicamente intersecano l'orbita del nostro pianeta.
È considerato dagli esperti come potenzialmente pericoloso proprio per le sue dimensioni, presentando esso un diametro superiore ai 140 metri, oltre che per il fatto che passerà
vicino alla Terra a una distanza inferiore ai 7,5 milioni di chilometri. Ciò nonostante, ci tiene a rassicurare l'astrofisico, il passaggio in previsione per il 16 febbraio "non rappresenta un pericolo per il nostro Pianeta".Next 16 Feb., the 580-1300 meters potentially hazardous asteroid (199145) 2005 YY128 will have a relatively close and obviously safe encounter with us, coming as close as 4.6 millions of km, 12 times the average lunar distance.
— Virtual Telescope (@VirtualTelescop) February 10, 2023
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