L'asteroide non colpirà la Terra ma la nostra errata percezione delle probabilità

Perfino ora che le probabilità sono sotto zero, c’è “il pericolo” che colpisca la Luna

Dal film "Viaggio nella Luna" di Georges Méliès
Dal film "Viaggio nella Luna" di Georges Méliès
00:00 00:00

In dieci giorni è la terza volta (e ultima) che scrivo dell’asteroide 2024 Y24, stavolta per riderne e per ragionarci sopra. Si è passati dall’1% delle probabilità che colpisse la Terra al 3% fino allo zero. Però adesso il problema sarebbe un altro, come si legge in molti titoli di agenzie e giornali: «Sale invece il pericolo che colpisca la Luna». Eh? Ok, andiamo con ordine.

Anzitutto non so se questo abbia confermato o meno la teoria del film "Don’t look up", dove un’umanità rimbambita continua a far finta di niente mentre un enorme asteroide (altro che i 50 metri di 2024 Y24) sta per colpire la Terra, visibile nel cielo sempre più grande e che avrebbe portato all’estinzione della vita umana. Di certo le persone non se lo sono filato di striscio, così come non ci filerà di striscio la Terra neppure 2024 Y24. Tanto rumore per nulla, ma nessuno ha sentito neppure il rumore. Però si sono fatte congetture, stilate probabilità, anche l’eventuale fascia di zone che eventualmente avrebbe colpito se ci avesse colpito il 22 dicembre 2032: Pacifico, Asia, Cina, ma se non sappiamo neppure in che punto sarebbe entrato nell’atmosfera, considerando che non sapevamo neppure se avrebbe colpito o meno il nostro pianeta?

La Cina si stava già preparando a delle contromisure (neppure una settimana fa), nonostante gli esperti minimizzassero il rischio. Dal 3% siamo passati a 0,0001%, fosse stato un bitcoit sarebbe stato quello di Fabrizio Corona (sto esagerando, quello di Corona è durato meno di un’ora e non ci avrei investito neppure un centesimo). Tuttavia c’è chi ancora non è convinto, o meglio è convinto ma, come Luca Conversi, responsabile del Centro di coordinamento di oggetti vicini alla Terra dell’Esa, dice che «è ancora presto per parlare di rischio zero: ad oggi siamo a una probabilità di impatto di 1 su 60000». Ma uno su sessantamila è interesse zero. È la stesso probabilità di morire per una puntura di api, ma molto di più che morire per un colpo d’arma da fuoco accidentale (1 su 5981, mentre non accidentale 1 su 300), o di morire annegati (1 su 1073), o di morire cadendo (1 su 184) o di incidente stradale (1 su 85). Eppure usciamo lo stesso di casa senza pensare a una pallottola vagante, prendiamo l’auto senza pensare che faremo un incidente, scacciamo un’ape senza pensare che potrebbe ucciderci.

Tuttavia, nonostante questo, la nostra percezione delle probabilità è molto distorta. Si vendono ogni anno milioni di biglietti della lotteria perché le persone pensano alla probabilità di vincere il premio che gli cambierà la vita, che sono una su undici milioni, e quando comprano quel biglietto ci credono, «perché non io?». Ma se fuori piove prendono l’ombrello e escono tranquillamente, non pensano che c’è una probabilità su ottantamila di essere colpiti da un fulmine e stanno chiusi in casa per paura, pensando «perché non io?».

Il nostro cervello non riesce a valutare il significato reale di probabilità, in molti campi.

In fin dei conti delle probabilità la NASA e le agenzie spaziali hanno fatto il loro lavoro, ma di 2024 Y24 era irresistibile parlarne come pericolo. Perfino ora che le probabilità sono sotto zero, c’è “il pericolo” che colpisca la Luna. Un grosso pericolo davvero. C’è il rischio che ce la rovini aggiungendo un cratere.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica