Un affascinante evento astronomico è in arrivo il 29 settembre, quando la Terra acquisirà una sorta di "seconda luna". Si tratta in realtà di un asteroide dalla dimensione di circa 10 metri, chiamato 2024 PT5, scoperto il 7 agosto 2024 dall’Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System dal Sutherland, in Sud Africa.
Quando arriva la "seconda luna"
Parlando di asteroidi il pensiero va subito a film catastrofici o a quello che fece estinguere i dinosauri sul nostro pianeta milioni di anni fa, ma 2024 PT5 non sarà nulla di tutto questo. Questa grande roccia, minuscola se pensiamo alle dimensioni dell'universo, verrà catturata dalla gravità terrestre per circa due mesi prima di riprendere il suo viaggio nel sistema solare. Non completerà una rivoluzione del nostro pianeta, ma effettuerà solamente un percorso a ferro di cavallo prima di tornare al percorso eliocentrico.
Entrerà in orbita attorno alla Terra il 29 settembre 2024 alle 20:02 italiane, rimanendo poi solo per due mesi e tornando al suo percorso eliocentrico, 56.6 giorni dopo, il 25 novembre alle 10:33. Dopo questo primo avvicinamento ce ne sarà poi un altro a gennaio del 2025 e successivamente nel 2055, anche in questi due ultimi casi, nessun timore, la Terrà non subirà nessun tipo di problema.
Da dove arriva l'asteroide
2024 PT5 è un NEA (Near-Earth Asteroid) che fa parte della fascia di asteroidi di Arjuna, una fascia secondaria di asteroidi composta principalmente da rocce che seguono orbite molto simili a quella della Terra a una distanza media dal Sole di circa 150 milioni di chilometri. Alcune di queste rocce o grandi massi, possono avvicinarsi alla Terra a una distanza ravvicinata di circa 4.5 milioni di km, e a basse velocità di circa 3.540 km/h. In queste condizioni, l’energia geocentrica dell’oggetto può diventare negativa, per questo avviene quella chiamata "cattura gravitazionale" da parte della Terra che lo fa diventare una sorta di seconda Luna temporanea.
Come si potrà osservare?
2024 PT5, nel corso della sua orbita attorno alla Terra, non sarà visibile alla stragrande maggioranza degli osservatori. “L’oggetto è troppo piccolo per i tipici telescopi e binocoli amatoriali” ha affermato Carlos de la Fuente Marcos, professore presso l’Universidad Complutense de Madrid e autore principale della ricerca di 2024 PT5.
Per poterlo osservare sarebbero necessari un telescopio con un diametro di almeno 30 pollici (circa 51 cm) e un rilevatore CCD o CMOS.L'importanza dell'evento
Questo raro evento offrirà agli scienziati un'opportunità unica di studiare un oggetto vicino alla Terra. Nello stesso tempo, consentirà di perfezionare i nostri sistemi di rilevamento degli asteroidi.
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