Scommesse, il Coni striglia la Lega di A: "Parlano solo di soldi"

Petrucci se la prende con la "confindustria del pallone" che pensa solo a spartirsi i soldi. Il Gubbio: "Farina denunciò i corruttori, ma non è un eroe"

Scommesse, il Coni striglia la Lega di A: "Parlano solo di soldi"

Continua l'inchiesta sul calcioscommesse. Oggi, dopo due ore di interrogatorio, l'ex calciatore Alessandro Zamperini, che è stato arrestato ieri, avrebbe ammesso di aver partecipato al tentativo di combine del match di Coppa Italia tra Cesena e Gubbio del 30 novembre scorso e di essere stato contattato nei mesi scorsi dal macedone Hristyia Ilievski, anch’egli destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare.

Dura condanna, intanto, arriva dal Coni: Gianni Petrucci se la prende con la confindustria del pallone "che pensa solo alla divisione dei soldi" e chiede al calcio italiano delle riforme e un codice etico che prevede la sospensione dei dirigenti condannati anche in primo grado (fino ad una eventuale assoluzione) per reati come frode sportiva e aggiottaggio. Petrucci punta il dito contro la Lega di Serie A, che ieri si è riunita, "ma non hanno detto una parola sul tavolo della pace, e nemmeno sul problema delle scommesse".

Nonostante il gip abbia ipotizzato che Cristiano Doni abbia agito anche "per conto dell'Atalanta", la società bergamasca prende lentamente le distanze dall'ex capitano. Nella squadra orobica c’è chi lo condanna, chi si sente tradito. E ci si mette persino l'Idv che sta pensando di revocargli la benemerenza civica attribuitagli nel 2008. La grande incognita resta però la reazione della curva, che non ha mai messo in discussione Doni che ha sempre scandito il nome dell’idolo nelle partite fin qui disputate, senza mai azzardarsi a metterlo in discussione.

Altro fronte coinvolto è quello di Parma. dove ad essere indagato è Maurizio Neri, attuale allenatore degli Allievi Regionali B. In via cautelativa il club gialloblù ha deciso di sospenderlo dall'incarico e di nominare al suo posto Cornelio Donati.

Grande apprezzamento da ogni dove a Simone Farina, il giocatore del Gubbio respinse le avances dei presunti corruttori e li denunciò ai propri dirigenti.

"Non è un eroe ma una persona onesta e normale", dice Marco Fioriti, presidente della squadra umbra allenata da Gigi Simoni, "Lavora in una società dove l’onestà e la trasparenza sono al primo e al secondo posto dei nostri principi di lavoro. Per cui il ragazzo è da ammirare per il coraggio che ha avuto e per l’onestà dimostrata, ma non facciamone un eroe".

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