«Scommettiamo che in Affari tuoi saprò farvi ridere?»

Flavio Insinna parla del suo quiz su Raiuno: «Sarà come quello di Pupo e Bonolis. Per me è una vacanza: poi torno alla fiction»

Lucio Giordano

da Roma

Manca solo la firma. Prevista dopo ferragosto. Ma ormai da tempo Flavio Insinna, 41 anni, prete battagliero nelle fiction su Don Bosco e Don Pappagallo, ha sbaragliato la concorrenza e sarà lui da settembre a condurre il quiz di Rai uno Affari Tuoi, pronto a confrontarsi con la corazzata di Striscia la Notizia.
È pronto Insinna?
«Mi permette di fare gli scongiuri? Vengo dalla recitazione, fino a due settimane dopo l'inizio delle riprese non si è ancora sicuri di niente. Magari salta tutto».
Come sarà il nuovo Affari tuoi condotto da Insinna?
«Come quello di Pupo e Bonolis: poche le modifiche. Che stiamo studiando nelle riunioni pomeridiane con gli autori del programma. Di mattina no, perché fino alla fine di agosto sarò impegnato nella registrazione delle puntate di Cotti e mangiati, la sit com di Raiuno al fianco di Marina Massironi». Il primo tentativo di contrastare la concorrenza Mediaset di Camera café e Love bugs. Che però non ha avuto gli ascolti sperati.
«Dicono. In realtà le prime puntate dopo il tg uno hanno registrato ottimi ascolti: quattro milioni di telespettatori a episodio e nella baraonda dei mondiali di calcio. Poi non so perché Cotti e mangiati sia stato spostato dopo il tg uno dell'economia o nel pomeriggio. Sono scelte aziendali nelle quali non mi intrometto. Ma anche nella nuova collocazione la sit com va bene, sul dieci per cento, fino a punte del 19 al pomeriggio. E poi sa una cosa?».
Dica.
«L'importante è che io mi diverta ad interpretarlo. Invito tutti i lettori del Giornale a venirci a trovare negli Studi De Paolis di Roma. Vedranno il clima allegro che c'è».
Quante puntate da sei minuti avete registrato finora?
«Centocinquanta su duecento. Essendo ambientata nella cucina di una famiglia borghese l'unico problema è non cedere alle tentazioni del cibo: vero al cento per cento».
Siamo abituati a vederla nei panni di un prete. Non le sembra un po' troppo rischioso il salto triplo nella conduzione di un programma come Affari tuoi?
«Me lo sono chiesto anch'io: cosa c'entro con un quiz?».
E allora come è stato contattato?
«La Endemol, che produce Affari tuoi, un pomeriggio ha telefonato a Paola, la mia agente. Quando me l'ha detto ci siamo guardati, rimanendo in silenzio per qualche secondo. Forse si sono sbagliati, abbiamo pensato. O forse no. Perché chi mi conosce bene sa che io sono diverso da come appaio nelle fiction: so essere allegro e divertente. Ho sempre la battuta pronta».
Però andare al provino non le dev'esser costata nessuna fatica.
«Ha ragione. Affari tuoi viene registrato di fronte gli studi di Cotti e mangiati. Cosi mi sono messo d'accordo per un pomeriggio qualsiasi, dopo il lavoro. È bastato un fischio. Devo dire che il pubblico del provino ha riso ad ogni mia battuta. Forse la loro reazione ha convinto i produttori di Affari tuoi».
E adesso, addio recitazione?
«Non scherziamo. Questi mesi di Affari tuoi saranno solo una vacanza dalla fiction. Io non sono un conduttore. E mai lo sarò».
E allora perché ha accettato?
«Mi sono consultato con mio padre e mia madre. Con lei soprattutto, come faccio per ogni mia scelta artistica. Mamma, Affari tuoi lo vede dai tempi di Bonolis. Spesso mi siedo al suo fianco per guardarlo insieme, visto che sono uno scapolone e da casa dei miei, dove vivo, un domani, dovranno buttarmi fuori con i lacrimogeni. Cosi quando le ho domandato cosa ne pensasse della proposta ricevuta, le si è illuminato il volto».
Ha chiesto consigli a Pupo?
«Ma via. Lui, Bonolis, sono dei vip, io una persona semplice e lontana dalla ribalta. Le pare che mi metta a telefonare a Pupo per chiedere come si conduce Affari tuoi?».
Del resto proprio Pupo sarà un concorrente. Nella stessa casa Rai. Dopo il Tg1 si sta testando il suo nuovo gioco tv Tutto per tutto, che peraltro viene battuto puntualmente negli ascolti da Cultura moderna su Canale 5.
«Ecco vede. Ma la cosa non mi preoccupa, sa. Io ho già dato la mia disponibilità solo fino a Natale, poi passerò la mano, magari proprio a Pupo e tornerò a recitare in una fiction Rai sulla storia di un marito e di una moglie poliziotti».


Facciamo un gioco, visto che siamo in tema. E se il suo affari tuoi andasse cosi bene da indurre la Rai a implorarla di restare al timone?
«Chiederei a mamma un consiglio. Come sempre ci basterà uno sguardo per decidere».

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