Chi si sottopone a screenig di prevenzione sarà premiato: è la nuova direzione che sta prendendo l'assessorato al Welfare di Regione Lombardia che vuole «puntare tutto sulla prevenzione riorganizzando la sanità- spiega l'assessore lombardo al Welfare Guido Bertolaso - . Arriveremo a riorganizzare il sistema della medicina preventiva puntando su dati e sull'intelligenza artificiale. Una volta superato lo scoglio della privacy saremo pronti».
Semplice capire il ragionamento: la prevenzione garantisce una qualità della vita migliore, anche nel caso di malattia dal momento che la diagnosi precoce permette di curarsi in tempo e quindi guarire. L'incidenza del tumore alla prostata è in crescita esponenziale. Così in un'ottica di sanità pubblica il risparmio è enorme. Basti pensare che la misurazione della proteina Psa nel sangue, che consiste in un prelievo costa 25 euro, l'intervento chirurgico di rimozione del tumore alla prostata 30mila euro, un malato oncologico 300mila euro.
«Si contano oltre nuovi 40.000 casi l'anno di tumore alla prostata - spiega il Direttore Generale Welfare Cozzoli - di questi 6.500 nella nostra regione. Il problema è la scarsa adesione alle campagne di prevenzione: il tumore al seno ha ha visto un'adesione del 61% nel primo semestre 2024, il tumore al colon il 44%, quello alla cervice uterina al 53%. Per questo la Regione ha lanciato l'anno scorso l'idea della tessera a punti, ovvero un sistema di premialità per chi aderisce agli screenig: partirà tra qualche settimana a Pavia una sperimentazione pilota. Tutti i cittadini che aderiranno allo screening del colon retto potranno usufruire di una serie di sconti, sulla spesa, per esempio, grazie all'accordo siglato con Confindustria Salute.
Così, per rendere più convincente la campagna l'assessore racconta di aver cercato un testimonial, un uomo in questo caso, famoso e influente che prestasse il suo volto al messaggio, come fatto da Ambra Angiolini per la campgana di prevenzione del tumore al seno, ma nessuno era disponibile gratuitamente. La campagna di screening gratuito e massivo parte con chi compie 50 anni nel mese di novembre e così sarà a dicembre quando verranno contattati i neo cinquentenni e così via. L'obiettivo è sensibilizzare e portare le persone a sottoporsi alla misurazione del Psa Antigene Prostatico Specifico unico strumento che garantisce la dignosi precoce. Il percorso , dedicato ai cittadini tra i 50 e 70 anni, prevede la compilazione di un questionario e l'esame del sangue per la misurazione dell'antigene. Sulla base del rischio individuato tramite il questionario e il test, vengono previsti, se necessari, ulteriori approfondimenti diagnostici (visita urologica, la RM e la biopsia).
«Il tumore lal prostata - spiega Aldo Bocciardi, primario di Urologia dell'ospedale Niguarda - non dà sintomi
quindi l'unico modo per intercettarlo è sottoporsi a screenig, a parte i casi che hanno familiarità e che quindi dovrebbero essere particolarmente attenti e sensibilizzati. Stesso discorso per esempio con il tumore al rene».
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