Signor Vialli, un altro campionato in tribuna visto il suo ruolo di opinionista Sky. Ma il campo non le manca?
«Eccome se mi manca, la voglia di tornare è enorme, ma devo aspettare il momento e il club giusto. Per ora mi diverto e qualcosa di buono a livello tecnico e di immagine penso di riuscire a trasmetterlo anche dall’altra parte della telecamera».
Prima dell’arrivo di Capello alla Juve, si vociferava anche su di lei...
«La panchina della Juventus rappresenta un sogno e un traguardo per tutti, per me in particolare che sono un ex bianconero e ho già assaporato l’ambiente. Ma finché resterà Capello che è il migliore in circolazione e un vincente nato, non mi azzardo neppure a pensarci. Quando lui deciderà d’andarsene, allora spero che la Juventus si ricordi del mio sogno».
Allora, mister Vialli, che campionato sarà questo?
«Lo spettacolo è assicurato, anche se assisteremo a una spaccatura, tre che se ne vanno e le altre dietro a fare un altro campionato».
Le solite tre: Juventus, Milan e Inter? E il resto ad arrancare?
«Loro senz’altro, ma per il quarto posto vedo bene Udinese, Palermo, Roma, Sampdoria, Fiorentina e la solita squadra sorpresa che non manca mai».
Il mercato ha avuto tre boom: Vieira, Gilardino e Figo. Chi ha fatto il colpo migliore?
«Sono tre colpi eccezionali, perché questi tre campioni sono andati a completare organici già di altissimo livello, chiudendo anche eventuali lacune che potevano esserci a livello tattico».
Vada più sul particolare...
«Vieira ed Emerson rappresentano la coppia di centrocampisti più forte del mondo. Sanno fare tutto: contrastare, rubare palla, far ripartire l’azione e anche concluderla a rete. Cosa si può pretendere di più? Gilardino è il futuro del calcio italiano e il Milan per i prossimi dieci anni può stare tranquillo. Una punta così, che sappia fare tutto, è difficile da trovare. L’investimento del club rossonero, seppur pesante in termini economici, verrà ammortizzato dai gol di Gila e dalle vittorie».
E Figo, non è più un ragazzino?
«Il portoghese aveva evidentemente bisogno di cambiare aria, ma è un grande. All’Inter porterà professionalità e colmerà quella lacuna sull’ala che è uno dei lati negativi dei nerazzurri».
Ma potrebbe essere finalmente l’anno dell’Inter?
«Le possibilità sono tante, a patto che l’Inter venga eliminata dalla Champions e si dedichi solo al campionato senza distrazioni. Mancini è bravo, ma lo sono anche Capello e Ancelotti».
È una teoria azzardata la sua, perché anche la Juve punta all’accoppiata scudetto-Champions.
«Il carattere e la compattezza del gruppo in casa Juve sono proverbiali ma, vista l’alta competitività sarà difficile per i bianconeri correre sui due fronti. Prima o poi Capello sarà costretto a scegliere tra scudetto e Champions. E sceglierà l’Europa».
Chi è da temere in Europa?
«Chelsea, Real Madrid e Barcellona. Gli inglesi in particolare fanno paura perché al temperamento britannico uniscono tattica e mentalità continentale. E poi per il Chelsea io ho un occhio particolare...».
Torniamo al nostro campionato. Ibrahimovic, Adriano, Martins pensano al Pallone d’oro che in tanti vorrebbero invece dare a Gerrard. Lei che ne pensa?
«Ho una mia idea particolare, fosse per me farei votare solo allenatori e giocatori. Ovvero, quelli che stanno in campo e in panchina. Comunque sarà una bella lotta e ci metto anche un certo Ronaldinho».
E i vecchietti doc come Del Piero e Vieri che ruolo avranno?
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