Anna Frangione
Software libero e internet senza fili per la scuola di domani. Due protocolli dintesa sono stati firmati ieri dal Comune di Roma e dal Consorzio gioventù digitale con il Consorzio Roma Wireless. Luso della tecnologia digitale affiancherà le materie tradizionali per rivoluzionare la didattica, contribuendo anche a migliorare la qualità di vita anche per i quasi 20mila studenti disabili della regione. A novembre al via le selezioni degli istituti che parteciperanno alla sperimentazione. «Bisogna lavorare nelle scuole per sviluppare la tecnologia - ha detto Tullio De Mauro, presidente del Consorzio gioventù digitale - una via preziosa per superare condizioni di disagio e marginalità». La lotta al divario digitale partirà proprio dagli istituti della capitale. «Solo l8 per cento circa dei bambini romani usa internet a scuola», ha sottolineato lassessore comunale alla Scuola Maria Coscia. Cè bisogno degli insegnanti per aiutare la scuola a innovarsi. Oltre 42mila sono i docenti impiegati nella capitale, circa 62mila in tutta la regione, di cui 7300 di sostegno.
«In occasione dellavvio delle lezioni - ha spiegato Enrico Gasbarra presidente della Provincia - abbiamo investito 49 milioni di euro per fare in modo che le strutture di nostra competenza fossero pronte, accoglienti e soprattutto sicure e a norma». La spesa statale complessiva del sistema scolastico del Lazio ammonta ad oltre 450 milioni di euro, anche per la sperimentazione didattica. Da novembre sarà operativo il progetto europeo «E-citizen» che trasformerà venti istituti scolastici regionali in luoghi in cui studenti, pensionati e casalinghe impareranno a navigare su internet. La priorità è lalfabetizzazione informatica e laccesso per tutti ai servizi pubblici on line.
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