"Questi magistrati non hanno ancora capito che la prima cosa che avevamo messo in conto era di andare in galera. Non hanno capito cosa vuol dire disobbedienza civile. Vuol dire che i cittadini decidono di disobbedire, infrangendole, alle leggi ingiuste che lor signori hanno prodotto". Dopo l'ondata di arresti che ha portato in carcere una trentina di esponenti del movimento No Tav, il leader Alberto Perino è subito corso a lanciare la carica annunciando una manifestazione nazionale con le resistenze di tutta Italia. Per ora non c'è ancora una data: il corteo sarà organizzato. Ma a Roma c'è si è già mosso per i fatti propri: decine di studenti hanno occupato il tetto dell’edificio della sede centrale delle Fs per protestare contro gli arresti.
"Questi provvedimenti - ha denunciato Perino durante una conferenza stampa - hanno voluto colpire non soltanto il nostro movimento, ma le proteste di tutta Italia contro quelli che in questo momento alzano la testa: camionisti, taxisti e pescatori". Nell'inchiesta della procura di Torino sui violenti scontri del 27 giugno e 3 luglio in Val Susa, è stata portata alla luce una fitta rete della sinistra extraparlamentare capace di mobilitare militanti No Tav, esponenti di spicco dei centri sociali del Nord Italia, politici locali, ex terroristi di Prima Linea e Brigate Rosse e studenti universitari. Proprio in nome di questi ultimi stanno protestando gli occupanti di Roma che chiedono "l’immediata scarcerazione degli arrestati, tra cui due romani: uno studente della Sapienza e un esponente dei movimenti per il diritto all'abitare".
Anziché condannare le violenze del popolo No Tav la sinistra è subito corsa a coccolare i "compagni" finiti in manette attaccando duramente la procura torinese. "In alcuni frangenti l’azione violenta era stata concertata, organizzata e, sul posto, addirittura coordinata - ha spiegato il gip Federica Bompieri - i gruppi si sono alternati nello sferrare l’attacco alle forze dell’ordine sì da consentire a 'forze fresche' di dare il cambio a chi era stato in prima linea". Eppure a sentire parlare la sinistra sembrerebbe che la procura abbia arrestato solo innocenti. Il Sel ha espresso "piena vicinanza e solidarietà alle persone arrestate" e ha accusato il governo usare "il pugno di ferro contro persone che hanno sempre resistito pacificamente alla realizzazione di un’opera assurda". Anche il Prc Paolo Ferrero attacca pesantemente: "Non si riconoscono le ragioni di chi protesta, non si tratta, ma si agisce militarmente, si determina un clima di tensione e poi si processa sulla base degli scontri che avvengono". La Fiom parla addirittura di "misure repressive".
Adesso il popolo No Tav si prepara a passare al contrattacco. Lo stesso Perino ha sostenuto che quella di oggi è stata "una operazione poliziesca di stampo fascista".
"L’unica cosa che abbiamo sempre messo in conto - ha aggiunto - è andare in galera. Aspettavamo gli arresti da metà dicembre, ma hanno voluto farli adesso per dire che non si può protestare contro il governo Monti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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