Ci sono serie tv che non passano mai di moda. Che restano lì, immanenti, nel cuore del pubblico perché consapevoli di aver lasciato un’impronta indelebile nell’immaginario collettivo e nell’universo televisivo internazionale. Tra la fine gli anni ’90 e il 2000, dall’America sono arrivate qui in Italia (e nel resto del mondo) tante serie tv che ancora oggi sono un metro di paragone per tutto ciò che transita sui nostri schermi. Quella che è stata chiamata la seconda golden age delle serie tv ha visto arrivare al successo prodotti come Lost, Desperate Housewives, Breaking Bad e, tra le tante, anche Buffy, l’ammazzavampiri si è ritagliata uno spazio. Il primo episodio è arrivato in tv (e in sordina) nel lontano 1997 sotto la produzione creativa di Joss Whedon. I primi 12 episodi hanno gettato le basi per una tra le più grandi serie tv di genere teen che, nel corso del tempo, ha più volte cambiato "vestito", innovandosi ma senza perdere la sua identità. Di Buffy sono state prodotte 7 stagioni e ben 144 episodi (l’ultimo risale al maggio del 2003), senza contare le serie a fumetti e uno no spin-off di grande successo (cancellato miseramente dopo 5 stagioni e senza un degno finale).
In Italia è stato un grande successo di pubblico, una delle ultime serie che hanno trovato spazio su Italia Uno prima dell’avvenimento della tv a pagamento e prima ancora dello streaming. Anche se è stata pesantemente censurata perché ritenuta troppo violenta per una trasmissione nel pomeriggio (l’ultima stagione, infatti, è stata trasmessa in seconda serata e prima ancora fu sospesa per un lungo periodo durante la trasmissione della stagione 5 e in uno snodo fondamentale per gli eventi, salvo per tornare poi durante il sesto ciclo di episodi nel pomeriggio di Italia Uno), questo non ha influito sulla sua popolarità. Sono passati ben 26 anni dal quel primo e fulminate episodio, quello in cui Sarah Michelle Gellar si presentava come la cacciatrice di vampiri, e anche se il mondo televisivo è cambiato, la serie di Whedon resta immanente nel tempo. L’unica che (per ora) non è stata travolta dalla febbre dei reboot, l’unica che brilla ancora nonostante sia finita da tempo. E ora? Arriva il sequel ma sotto forma di audiolibro.
L’universo di Buffy che torna in una nuova veste
In un’ottica in cui nascono nuovi medium – non solo le piattaforme in streaming -, il mondo della tv di ieri sta cercando di imporsi in un panorama sempre più complesso, multimediale ma alla portata di tutti. E, lo si nota dal fatto che tutto è diventato a portata di click e di smartphone. Quindi è un passo – quasi – del tutto normale quello che sta accadendo attorno alla serie di Buffy, l’ammazzavampiri. Come un tornado, il web è stato invaso da una notizia che fa gola a molti fan della celebre cacciatrice che lotta contro le forze del male. Il prossimo 13 ottobre, per ora solo in lingua inglese, verrà presentato in anteprima il progetto di un audiolibro al New York Comicon, ma il primo episodio sarà presente già dal 12 sulla piattaforma di Audiable. E sarà un sequel diretto della celeberrima serie tv per raccontare una nuova avventura (parallela) ma legata fortemente alla mitologia di Buffy. Sarah Michelle Gellar non sarà presente ma, torneranno tanti volti noti del franchise. Tra i tanti, spuntano i nomi di James Marsters (che ha interpretato Spike), Charisma Carpenter (nelle vesti di Cordelia), Anthony Head (che è stato l’Osservatore di Buffy), e poi Emma Caulfield (ha prestato il volto per Anya, il demone della vendetta), Amber Benson (che ha interpretata Tara, la prima compagna di Willow), con l’aggiunta di un nuovo personaggio creato in occasione dell’audiolibro.
Di cosa parla l’audiolibro?
Ambientata dieci anni dopo l’ultimo episodio della serie tv, quello in cui ha visto Buffy sconfiggere il Primo, i vampiri primitivi senza però salvare la città di Sunnydale che è stata inghiottita dalla Bocca dell’Inferno, al centro della vicenda ci sarà il personaggio di Spike, voce narrante. Il vampiro (con l’anima) ora si è trasferito a Los Angeles, come abbiamo visto nell’ultima stagione di Angel, convincendo le forze dell'oscurità che ha attorno, facendo credere a tutti di essere tornato il vampiro cattivo e sanguinario di un tempo. Cosa non vera. La sua copertura, però, verrà compromessa dalla sedicenne Indira Nunnally (la nuova arrivata nell’universo di Buffy, interpretata da Laya DeLeon Hayes). Spike e Indira, per una serie di strane coincidenze, si scontreranno con una cacciatrice veterana di una realtà parallela in cui Buffy Summers non è mai esistita. Si tratta di una realtà in cui Cordelia Chase (interpretata, per l’appunto, da Charisma Carpenter) è l’unica Cacciatrice. E adesso necessita dell’aiuto di Spike...
Un cult inarrivabile
Come si può evincere da questa breve sinossi, il sequel ha una vicenda molto originale che, si spera, possa essere declinata alla perfezione nel formato in cui verrà condiviso con il pubblico. Questo fa intuire come, nonostante lo scorrere del tempo, Buffy non ha un universo fino e definito. Anzi, ha ancora molto da raccontare. E oggi, chissà, in tv potrebbe far faville. Questo perché è stata una serie che è stata la prima in tutto, una delle poche che ha giocato con tutti i clichè dei fantasy, portando in tv (per davvero) qualcosa di nuovo e di inestimabile. Il mitico Joss Whedon, abile narratore della cultura nerd, ha avuto la sagacità di ridefinire il concetto stesso di vampiro, prima ancora che lo facesse Twilight, e ha avuto l’intelligenza di giocare con gli stilemi di un teen-drama, realizzando una serie giovane ma al tempo stesso adulta, divertente, citazionista ma anche intensa e drammatica. Tutte caratteristiche che hanno permesso allo show di diventare un cult sotto tutti i punti di vista.
Buffy una "femminista" ante-litteram
E poi c’era lei, l’iconica protagonista. La ragazza bella e bionda dal carattere forte, disposta a tutto pur di salvare il mondo e chi le sta accanto. Un personaggio unico quello di Buffy, fuori dagli schemi, capace di essere una leader senza nascondere le sue insicurezze, che lotta contro le forze del male (e un destino avverso) senza mai mollare la presa, anteponendo i suoi bisogni pur di svolgere il compito. Sarah Michelle Gellar, indimenticata per il ruolo che ha ricoperto, è stata (senza volerlo) la prima e vera super-eroina della tv. Non quella imbattibile e incorruttibile, ma un eroe umano, con pregi e difetti. E ancora, ha rappresentato la forza delle donne che sgambettano in un mondo di soli uomini, parlando di pari opportunità prima ancora del Metoo e del Time’s Up. È stata un precursore dei tempi che stiamo vivendo.
Angel, lo spin-off oscuro e melanconico
Sulla scia del successo di Buffy, nel 1999, è stato realizzato anche una serie cugina, incentrata sul personaggio di Angel. Il vampiro con l’anima si è trasferito a Los Angeles, riunendosi con Cordelia, combattendo lì le forze male, mascherate sotto le vesti della Wolfram & Hart. Una serie di grande spessore, più adulta e horror rispetto a Buffy, che ha camminato da sola proprio perché il personaggio di Angel era forte abbastanza da non vivere all’ombra della cacciatrice. E di avventure ne ha vissute. Ha combattuto una ex tornata in vita, ha messo al mondo un figlio, ha combattuto contro la Bestia e contro la sua stessa malvagità, ha combattuto contro un’entità demoniaca e si è scontrato con il Circolo del Rovo Nero. Dopo 5 stagioni, però, e senza un degno finale, la serie è stata cancellata.
Prima c’era l’omonimo film (che è stato un flop)
Nessuno avrebbe mai creduto in un tale successo di Buffy. Nel 1992 al cinema è arrivato già un film sulla cacciatrice di vampiri che, però, è stato un flop sotto tutti i punti di vista.
Successivamente, Whedon propone il progetto di una serie tv. Ordinata per una stagione da 12 episodi, fin da subito si notano le differenze con il film. Gli ascolti crescono e anche il successo. E così il personaggio di Buffy entra nel mito.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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