Futurama, la serie cult torna in streaming con un sequel più dissacrante che mai

Non perde un colpo la nuova stagione di Futurama. La serie tv animata (in Italia su Disney+) racconta il nostro futuro con ironia

Futurama, la serie cult torna in streaming con un sequel più dissacrante che mai

È un mestiere molto difficile quello del comico, soprattutto nell’era del politicamente corretto. Infatti ci sono pochi programmi – che siano essi un film o una serie tv – che riescono a sopravvivere in quel mare buonista che abbiamo di fronte e in cui stiamo affogando. A non piegarsi alle nuove "regole" c’è una serie tv animata che, nel corso del tempo, non ha mai perso la sua verve comica, cavalcando le mode e infrangendo tanti tabù. Stiamo parlando di Futurama, nata dalla mente del papà dei Simpson, a dieci anni dall’ultimo episodio andato in onda su Comedy Central, torna (ma in streaming) con nuovi episodi. E in Italia è il colosso di Disney+ che si è accaparrato i diritti di trasmissione, inserendo nel catalogo non solo le passate stagioni ma, a cadenza settimanale, anche i nuovi episodi disponibili dal 24 luglio. Un esperimento che è stato accolto molto positivamente dai fan di Futurama che, fedelmente, hanno seguito le avventure di Fry e company in lungo e in largo per lo spazio profondo.

Non si tratta di un revival ma di un sequel a tutti gli effetti dato che la stagione 11 prende le fila lì dove nel 2013 si sono concluse le avventure della celebre serie animata. Pur conservando il suo solito canovaccio, fatto di gag scorrettissime ma di grande impatto, Futurama non ha perso l’appeal, confermando la sua storia fresca, accattivante e divertente, senza dimenticare mai di giocare con la cultura pop di oggi, esacerbando gli usi e costumi dei tempi moderni. Non un cartone animato per "adulti" ma uno specchio di quello che dovrebbe essere il modo di fare comicità. E ora vi spieghiamo perché è un cult irrinunciabile.

Come vivere nel 3000

La serie è ambientata alla fine del 1999, proprio nella notte del 31 dicembre. Fry è un ragazzo stralunato con poca voglia di trovarsi un lavoro vero. È un fattorino che consegna pizze a domicilio e, mentre si trova al laboratorio di criogenia applicata, cade accidentalmente dalla sedia su cui si era seduto pochi secondi prima, e finisce accidentalmente in una delle capsule rimanendo così congelato per 1000 anni. È nel 31 dicembre del 2999 che viene scongelato da Leela, donna con un occhio solo, durante una missione di pulizia. Si scopre che Fry altro non è che il prozio del Prof. Farnsworth, luminare della scienza con qualche rotella fuori posto, che è a capo di una ditta di spedizioni, la Planet Express, che si muove con la sua navicella fin dentro lo spazio più profondo.

Costretto a restare in un mondo in cui non riconosce, Fry cerca di fuggire al destino che ha di fronte e si imbatte in Bender, robot sboccato che beve e fuma. Inizialmente poco convinto, Fry decide di lavorare lo stesso come fattorino spaziale, insieme a Leela e Bender. Gli altri dipendenti della Planet Express, comprimari delle storie, sono: l'assistente Amy Wong, il medico John Zoidberg, il burocrate Hermes Conrad. La storia vede un susseguirsi di avventure dovute ai continui viaggi intrapresi nell'universo. E l’escamotage permette a Matt Groening e a David X. Cohen (i due creatori) di spaziare in un infinito gioco di paradossi scientifici, matematici e logici. Il tutto mentre si vivono i continui tentativi di Fry di far innamorare di lui Leela.

Una serie nata dal genio di Matt Groening

Autore di fumetti, sceneggiatore e abile comico dissacrante, è Matt Groening il padre della tv per adulti. Non perché abbia prodotto film vietati ai minori, ma perché è stato il primo – sul finire degli anni ’80 – che ha cambiato il modo di vedere i cartoni animati, mostrato temi sociali e storie da "grandi" con un piglio fresco e deciso. Dopo il successo dei Simpson, per l’appunto, lavora a Futurama che, di fatto, diventa il suo secondo e grande successo in termini di audience. Diventando poi uno sceneggiatore di culto negli Stati Uniti. Suo è Disincatanto su Netflix, ad esempio, che ribalta la figura della donna e della principessa delle favole. Grazie a lui sono nati altri cartoni per adulti sullo stesso genere. Come American Dad o lo sboccatissimo Drawn Togheter. Fu un flop ma diventando però un must per gli appassionati.

Una comicità che funziona sempre

Pur restando un cartone animato, e proprio per questo viene guardato con un certo disprezzo da chi si ciba di serie tv, Futurama non ha nulla da invidiare alle grandi narrazioni televisive proprio perché è capace di raccontare il nostro stesso presente con uno sguardo lucido, senza forzature e sbavature, stigmatizzando miti e leggende del nostro tempo senza mai prendersi troppo sul serio. Il 3000, nonostante tutto, non è poi così diverso dal 2023. Il progresso tecnologico non ha cambiato la visione sul mondo del lavoro, sulla socialità e su tutto quello che ne consegue. Fry resta un eterno sconfitto, un ragazzo che resta sempre fedele a se stesso. È sottopagato, è sfruttato da una grande azienda e non ha la possibilità di emergere in un contesto per nulla consono alle sue qualità. Una situazione per nulla diversa rispetto a quella che stiamo vivendo oggi. Il tutto viene raccontato con una comicità demenziale, che gioca con il politicamente corretto, ma che è efficace e che resta – sempre – di grande impatto.

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La serie che è resuscitata due volte

Un successo di pubblico che, però, non ha mai convinto la Fox America. Lo stesso network che da oltre trent’anni produce i Simpson ha cercato di manovrare la creatività dell’autore stesso, finendo per limitare la sua verve. Annunciata già nel 1996, il primo episodio non piacque alla FOX e a Groening che, dopo i relativi cambi e al taglio delle storie, ha prodotto con i suoi soldi il pilot di Futurama. Arrivato poi in tv nel 1999, la miscela di comicità e satira sociale sul mondo che viviamo (e sul futuro che abbiamo di fronte) ha convinto il pubblico. Su FOX è andato in onda fino al 2003 ma, grazie a un accordo con Comedy Central, la serie è ritornata in vita per una nuova stagione. E gli ascolti sono anche superiori alle aspettative. Nel 2013, di comune accordo, viene scritto il finale di serie. Poi l’idea di far tornare in vita Futurama ancora una volta. Dopo 10 anni dall’ultimo episodio poteva essere un azzardo, ma, invece, si è rivelata una scelta vincente. La serie non ha perso il suo appeal e la trama stessa brilla ancora per originalità e scaltrezza.

Ha rischiato di non tornare in tv

In realtà, nel 2022, proprio quando i nuovi episodi erano in fase di produzione, la stagione 11 di Futurama ha rischiato di non veder mai la luce. Il doppiatore di Bender – che nella versione originale è di John DiMaggio - aveva fatto un passo indietro dal progetto, chiedendo una retribuzione maggiore per lui e l'intero cast. È risaputo che in America i doppiatori di serie tv e videogiochi sono sottopagati. I produttori a quel punto hanno minacciato di sostituire la sua voce, scatenando sul web la reazione dei fan che hanno difeso il doppiatore con l'hashtag #BenderGate. Fortunatamente, alla fine la questione è stata risolta e DiMaggio è tornato a dare voce a Bender.

Una serie "innovativa"

Sono tanti gli elementi di innovazione tecnologica all'interno di Futurama. Alcuni sono volute distorsioni di realtà contemporanee, altre invece sono originali invenzioni. Come è accaduto nei Flinstones in cui tutti gli oggetti di uso comune erano sostituiti da equivalenti animali o preistorici, in Futurama ciò che non è nuovo e futuristico viene comunque riletto in chiave fantascientifica, come a giustificare il fatto che la serie è ambientata nel 3000.

Esempi lampanti sono la televisione, che mantiene l'aspetto e il funzionamento di quelle odierne, mostrando però subito la sua "essenza robotica". C’è un episodio in cui la tv prende a calci Fry dopo un intervento sulla "violenza nel piccolo schermo".

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