La nuova religione woke attanaglia il mondo dell’arte in ogni sua forma e Netflix è sicuramente uno dei principali punti di riferimento. Tra la rivisitazione della storia (Cleopatra nera lo zenit) e i racconti più interessati a compiacere le minoranze che a risultare interessanti, il colosso dello streaming è una certezza per i “risvegliati”. Ma le persone sembrano piuttosto stanche di questa deriva, come testimoniato dalla bufera sulla docuserie “Alessandro Magno – Come nasce una leggenda” (titolo originale “Alexander: The Making Of A God”, ndr).
Il prodotto diviso in sei puntate ha un punteggio medio nelle recensioni su Google di 2,5 stelline, un flop clamoroso. Le critiche condividono lo stesso punto: l’incredibile interesse per l’omosessualità del conquistatore. Tutti hanno studiato le sue imprese prima della prematura morte all’età di 32 anni, ma con l’aiuto di diversi esperti “Alessandro Magno – Come nasce una leggenda” prova a raccontare i suoi trionfi attraverso un altro punto di vista, ossia esplorando la sua vita privata. E qui arriva il “bello”.
Nel giro di appena otto minuti, la serie Netflix mostra Alessandro Magno in atteggiamenti intimi con un altro uomo. Le ricerche degli esperti parlano chiaro: il re macedone ha avuto dei rapporti gay, cosa peraltro molto comune nell’antica Grecia. Ma il punto è un altro: qui il conquistatore sembra il presidente della comunità Lgbt mondiale. L’addebito principale nei confronti della serie è di rappresentare l’ennesimo esempio di “woke washing”: “La serie inizia con un rapporto omosessuale, perché secondo Netflix tutti sono gay”, una delle stroncature diventate virali riportate dal Daily Mail.
Padre di due figli e con tre matrimoni alle spalle, Alessandro Magno nella serie viene rappresentato nel suo lato arcobaleno, senza invece raccontare le sue imprese. Molte imprecisioni a livello storico secondo i più: “È terribile. Netflix deve smettere di realizzare programmi e deve tornare a essere un semplice servizio di streaming”.
Ma i problemi per il prodotto Netflix non riguardano solo la furia iper-progressista.
Molti utenti hanno giudicato la docuserie con una stellina perché semplicemente brutta:“Questa serie non è solo woke, è molto peggio”, “Hanno tolto tutte le parti più interessanti della vita politica e militare di Alessandro Magno, è spaventoso”, “L’ennesimo prodotto insufficienti della piattaforma, una delusione continua”. E ancora, le critiche a recitazione, casting e narrazione. Una débâcle devastante, l’ennesima.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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