Le serie "formato famiglia". Tre decenni di Lux Vide

La casa di produzione dei Bernabei ha uno stile "italiano" e rassicurante. Da "Don Matteo" a "Doc"

Le serie "formato famiglia". Tre decenni di Lux Vide

Roma. «Tombola!». E Valeria Fabrizi (alias suor Costanza) agita come una bambina la scheda vincente, mentre Francesca Chillemi (cioè la novizia Azzurra) alza gli occhi al cielo, sospirosa. Tra candeline rosse e decorazioni in pungitopo, nel convitto tutto toni pastello di Che Dio ci aiuti si gira il tradizionale spot natalizio di Raiuno. Nonché la settima stagione della popolare serie firmata Lux Vide, del gruppo Freemantle, su Raiuno dal 12 gennaio. Nonostante Elena Sofia Ricci stia per abbandonare il convento, infatti (apparirà solo in tre episodi; poi il ruolo da protagonista passerà alla «novizia» Chillemi) tutto lascia supporre che la fortunata saga continuerà a macinare alti indici d'ascolto.

«Tre delle serie italiane che hanno superato le sei stagioni sono prodotti Lux s'inorgoglisce Luca Bernabei, che con la sorella Matilde guida i successi della casa di produzione ereditata dal padre, il grande Ettore -. E non è un caso che si tratti di storie che esprimono valori positivi, in una dimensione familiare e rassicurante: Don Matteo, Un passo dal cielo, Che Dio ci aiuti». Come non è un caso che nel centro di produzione di Formello (poco fuori Roma) la Lux festeggi i suoi 30 anni di vita girando, oltre agli episodi conventuali, anche quelli di Blanca e di Un passo dal cielo.

«E pensare che la Lux nacque trent'anni fa solo perché nessun produttore se la sentiva di lanciarsi nell'avventura della Bibbia, ciclo di 21 film poi venduto in 140 paesi ricorda Matilde Bernabei -. Da allora il nostro compito è quello di entrare nelle case dei telespettatori con delicatezza, rispetto, proponendo storie ricche di calore, di umanità». Il fiore all'occhiello del team Bernabei? «A parte la Bibbia, direi I Medici risponde Luca -. Il fascino del Rinascimento venduto in tutto il mondo. Un successo clamoroso. Nella prima stagione. Perché poi la seconda, inspiegabilmente, non funzionò. Il che dimostra che mai bisogna riposare sugli allori».

Dustin Hoffman nella serie tv "I Medici"
Dustin Hoffman nella serie tv "I Medici"

Allori giunti copiosi, peraltro, anche per titoli come Padre Pio, Giovanni Paolo II, Nerone, Coco Chanel ; nonché per i recenti Doc e Blanca. E in trent'anni nemmeno un passo falso? «Il bacio di Dracula, nel 2002. Costò un monte di soldi e non lo vide nessuno». E ci sono generi che la Lux non tratterà mai? «L'horror e la fantascienza. Sono proprio fuori dei nostri parametri creativi».

Intanto, nel commissariato genovese di Blanca, frequentato da loschi tipacci e percorso da livide luci metropolitane «che replicano esattamente quelle naturali- spiega il regista Jan Maria Michelini - perché le facciamo piovere da finestre o lampade, come nella realtà, e non da ingombranti proiettori», Maria Chiara Giannetta carezza Fiona, meticcio di american bulldog che, nella finzione, guida la cieca consulente della polizia. «Oltre me nessuno della troupe ha il permesso di carezzarla rivela sorridendo l'attrice- altrimenti non si crea fra noi il feeling giusto».

Felice del successo ottenuto, «e seriamente preoccupata delle aspettative che questa stagione susciterà nei telespettatori», la Giannetta continuerà a descrivere una Blanca «anticonformista, pepata, a tratti cinica; perfino un po' punk». In onda in primavera, la seconda stagione «svilupperà maggiormente il lato crime delle indagini anticipa il regista -. La suspence si farà più tesa, il clima più duro. Anche se sempre in un giusto equilibrio, adatto ad un pubblico familiare».

Decisamente più arioso e rilassante il clima di un altro commissariato: quello vicino, rustico e valligiano, in cui si gira la settima stagione di Un passo dal cielo. Dopo Terence Hill e Daniele Liotti prima protagonista femminile per le storie girate, in esterni, tra le verdissime foreste e i laghetti cobalto di San Vito di Cadore, sarà Giusy Buscemi, già Miss Italia, già vista in Montalbano, Il Paradiso delle Signore, I Medici e Doc: un altro dei talenti provenienti dal «vivaio» della Lux. «Ci piace tirar su in casa i nostri attori commenta Luca Bernabei -. Loro crescono con noi, e noi con loro». Protagonista di otto serate, in onda da marzo 2023, Manuela Nappi, il personaggio della Buscemi, «è divenuto ispettore, prenderà le redini del commissariato di montagna e anticipa l'attrice - oltre ai casi di normale routine dovrà risolvere un mistero che proviene dal suo passato, e che rappresenta il suo segreto».

Cosa lega fra loro queste tre produzioni e, insieme a loro, tutti i progetti Lux? «Non è un caso che protagoniste di queste tre queste serie siano delle donne osserva Matilde Bernabei -. Donne con i loro punti critici, le loro fragilità, certo; ma che comunque non rinunciano mai a lottare».

«Il nostro tentativo è quello di proporre sempre al pubblico dei temi positivi sintetizza Luca -. O almeno riparativi. Che stimolino cioè a riparare, a sanare le situazioni che sembrano senza soluzione. Siamo convinti che ce ne sia bisogno. Oggi più che mai».

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