La diffusione incontrollata delle voci alla fine li ha costretti a precisare: è vero Engineering Ingegneria Informatica sta trattando per rilevare le attività italiane di Atos Origin, molto forti soprattutto in Sicilia. L’accordo non è stato ancora raggiunto, ma l’operazione dovrebbe concretizzarsi nei prossimi giorni sotto forma di un “conferimento da parte di Atos Origin ad Engineering Ingegneria Informatica degli asset in Italia” e di una parallela entrata del Gruppo Atos Origin, vera e propria multinazionale dei servizi It, nel capitale di Engineering.
Atos Origin vende la filiale italiana perché nonostante i “piani di trasformazione” annunciati lo scorso dicembre con il cambio di amministratore delegato (Arnaud Ruffat sostituì Gianluigi Di Francesco) i risultati della branca italiana della società anche se positivi - la regione Emea di Atos che include l’Italia ha fatturato 523 milioni di euro – sono ancora penalizzati da un margine operativo che è sceso dal 4,9% al al 4,1%. Engineering, invece, sembra andare a gonfie vele: proprio in questi giorni ha chiuso un semestre in cui il valore della produzione è arrivato fino a 217,5 milioni e prevede ricavi per 2007 compresi tra 450 e 470 milioni.
Le attività italiane di Atos Origin sono stimate tra i 150 e i 200 milioni di euro. Quindi l’operazione potrebbe far diventare Engineering il primo gruppo italiano nel settore del “Software e Servizi”, forse seconda solo ad Almaviva, che però opera anche nei call center. Dimensioni in grado di dare nuova linfa ai progetti di Engineering che punta a divenire una realtà di livello europeo nella system integration. Ma, naturalmente, i portavoce del gruppo italiano si rifiutano di commentare cifre e illazioni.
Intanto, sullo stesso fronte dei servizi It, Selesta, un nome storico dell’It italiano con i suoi 130 dipendenti e 26 anni di attività, è stata comprata per 9 milioni di euro (più altri 9 che saranno però pagati solo al raggiungimento di determinati risultati nel corso dei prossimi due anni) da Ness Technologies, un’azienda del New Jersey quotata al Nasdaq, che lo scorso dicembre aveva già comprato le attività spagnole della stessa Selesta. Anche la società genovese, quindi, diventa parte di una realtà con dimensioni multinazionali, assumendo il nome di NessPro Italy e diventando la filiale italiana della divisione di Ness dedicata alla distribuzione di soluzioni software di Isv già operativa in Israele, Spagna, Portogallo, Singapore e Tailandia.
Il management italiano è stato riconfermato.
Adriano Prefumo, cofondatore (con Barry Phillips) di Selesta, lascia la presidenza a Yoram Michaelis (vice president, corporate strategy e presidente di NessPro) ma rimane come active director nel board. Emilio Cremonesi, già amministratore delegato di Selesta, diventa Managing Director di NessPro Italy.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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