In settimana vertice tra Procure

da Milano

È previsto durante la settimana l’incontro tra i Pm di Milano e di Torino che indagano sull’operazione con la quale l’Ifil, la holding d’investimento della famiglia Agnelli, è tornata a controllare più del 30% del gruppo Fiat attraverso un’iniziativa di equity-swap. I giudici milanesi Carlo Nocerino e Riccardo Targetti, insieme al procuratore capo di Torino Marcello Maddalena, dovranno decidere cosa fare alla luce del rapporto Consob (che in riferimento all’operazione parla di «alcuni passaggi poco trasparenti») e anche come dividersi il lavoro. Per adesso Milano si occupa dell’aggiotaggio informativo e Torino dell’ostacolo alla Consob, ma non è escluso che l’intera inchiesta venga affidata alla Procura del capoluogo lombardo dove ha sede la Borsa. Per il momento l’inchiesta resta rubricata a modello 45, che riguarda i fatti non costituenti notizie di reato.

Una decisione sull’eventuale passaggio a modello 21, con l’iscrizione al registro degli indagati di persone fisiche da un lato e dall’altro lato di persone giuridiche, le società, per violazione della legge 231 sulla cosiddetta responsabilità oggettiva, sarà presa in tempi brevi. Sembra escluso che i Pm facciano ricorso a una consulenza dal momento che il rapporto della Consob è ritenuto esaustivo e che altre carte arriveranno nei prossimi giorni.

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