La sfida di Marina: al mare in pedalò da Pavia a Senigallia

L'idea di «aMAREunPO» è nata quasi per gioco. «Un anno fa mi sono detta: voglio raggiungere il CaterRaduno via acqua. Tutti mi hanno preso per pazza, ma un anno dopo eccomi qui, pronta per partire». Mentre spiega il perché della sua impresa, Marina Senesi, conduttrice radiofonica, è seduta sul suo pedalò giallo attraccato lungo la banchina del Battalieri Colombo di Pavia. Inizierà oggi da qui, dal punto in cui si incrociano le acque del Naviglio Pavese e del Ticino, il viaggio lungo 28 giorni che la porterà l'8 giugno a raggiungere Senigallia, sulla costa adriatica marchigiana.
«Ogni anno la trasmissione radiofonica Caterpillar invoglia i suoi protagonisti a fare un viaggio folle che ha come meta il proprio raduno e come fine quello di sensibilizzare il pubblico sui temi ecologici. Ho scelto il pedalò, il mezzo che più rappresenta il mare Adriatico. Infatti il mio è romagnolo doc: l'ho fatto costruire a Cesena».
Marina non è nuova a imprese del genere. Nel 2004 percorse il tragitto Milano-Sant'Arcangelo di Romagna con un motorino elettrico da 40 km di autonomia. «Quando si scaricava, dovevo farmi aiutare dagli ascoltatori. Per questo il viaggio si chiamava “proLunga Marcia”».
Anche quest'anno la partenza sarebbe dovuta avvenire da Milano, dall'abitazione della Senesi in zona Navigli. Ma il tratto Milano-Pavia non è interamente navigabile e così il via sarà dato direttamente a pochi passi dal Ticino. Ieri, intanto, il varo. A spaccare la bottiglia ci ha pensato Alex Bellini, il navigatore solitario che nel 2008 ha attraversato il Pacifico a remi in 295 giorni. «Non voglio faticare come lui - dice ridendo Marina -. Ecco perché ogni tanto mi farò aiutare da qualche ospite come lo stesso Alex, Claudio Sabelli Fioretti o Lella Costa. E dagli ascoltatori. Sarà attivato un numero di telefono apposta per chi vuole partecipare alla mia impresa. Conto di farmi trasportare dagli altri, tipo quelle signore borghesi che non si bagnano neppure un capello quando vanno al mare».
Un po' di allenamento la conduttrice radiofonica l'ha però fatto. Anche perché la tabella di marcia prevede una media di circa 4-5 ore di pedalate al giorno. Insomma, non proprio una passeggiata. «Lo spirito è però quello della gita in barca. Del tipo che se c'è un ristorantino carino sulla riva, mi fermo per una bella mangiata condita da buon vino. Tanto la prova del palloncino non vale per il pedalò».

Ma qualche preoccupazione c’è: «Mi fanno paura i motoscafi, vanno e vengono velocissimi. Per il resto le correnti dovrebbero essermi sempre favorevoli, tranne forse sul delta del Po». Ogni giorno Marina terrà un diario di bordo attraverso il suo sito e i collegamenti in diretta con Caterpillar.

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