Cordiale, disponibile, persino piacevolmente assertivo su argomenti di vario genere. «Quando mi ha chiesto se poteva accompagnarmi in stazione a Legnano a prendere il treno per Busto Arsizio, ho pensato fosse il degno finale della piacevole serata trascorsa insieme in quel locale. Poi per strada mi ha aggredita, buttandosi all'improvviso con il corpo sul mio e trascinandomi con forza dietro una siepe. Proprio non me l'aspettavo...Stavamo parlando così tranquillamente, sembrava incapace di fare del male a chiunque».
La donna seduta nel pronto soccorso che sporge denuncia per stupro - attivando la procedura del «codice rosso» per le vittime di violenza - è una sudamericana di 52 anni, scossa, in lacrime e con le braccia e il volto pieni di lividi. Ieri all'alba è stata portata da un'ambulanza in codice giallo all'ospedale di Legnano, nelle ore successive è stata quindi sottoposta a nuove visite alla clinica Mangiagalli di Milano, che con il suo Svsed (Servizio violenze sessuali e domestiche) rappresenta il centro di riferimento lombardo in casi di violenza sessuale. Il suo «mostro», un pakistano di 33 anni con qualche insignificante precedente alle spalle, è già finito in manette e si trova rinchiuso nel carcere di Busto Arsizio grazie ai poliziotti del commissariato di Legnano, guidato dalla dirigente Ilenia Romano. È stata la polizia infatti, su richiesta di alcuni testimoni che avevano sentito delle grida seguite a un litigio provenire da dietro una siepe ai margini di corso Sempione, nei pressi di una strada parallela, via Carlo Porta, a intervenire l'altra notte poco prima delle 3.
Gli agenti sono arrivati dunque in zona praticamente in tempo reale, cogliendo il pakistano in flagranza di reato. L'immigrato, da parte sua, non si è dato per vinto, tentando di reagire con violenza in occasione dell'intervento della polizia che però è riuscita a immobilizzarlo. Sul posto è arrivata quindi un'ambulanza della Croce Rossa per soccorrere la donna vittima della violenza e che è stata poi trasportata all'ospedale di Legnano in codice giallo.
L'uomo è stato dunque arrestato con l'accusa di violenza sessuale e resistenza a pubblico ufficiale: l'arresto è stato convalidato e il pakistano adesso è in carcere a Busto.
Gli investigatori del commissariato di Legnano hanno raccolto la testimonianze della coppia che ha dato l'allarme e della persona che si trovava con la vittima nel locale pubblico prima che lei si allontanasse con il suo stupratore.
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