Prima l'esame scritto con lo spauracchio di non conoscere a memoria tutti gli oltre 500 quiz, poi la prova sul campo, con tanto di trabocchetti come l'inversione a U con striscia doppia continua. Per dirla in altri termini: un incubo. E' la cosiddetta Revisione della patente. In pratica un altro esame per poter continuare a guidare. Capita ogni volta che si perdono tutti e 20 i punti messi a disposizione del bravo automobilista. E' entrata in vigore nel 2005. Da allora come si sono comportati i milanesi? Su un terreno accidentato come quello cittadino minato da telecamere ai semafori, da parcheggi introvabili e da schiere di ausiliari della sosta sguinzagliati giornalmente sul campo, è difficile non capitolare. E infatti il dato della Motorizzazione civile di via Cilea è impietoso: 10 automobilisti milanesi al giorno perdono la patente e sono «invitati» dal Ministero dei trasporti a rifarla. Pena la sospensione a tempo indeterminato dell'autorizzazione a guidare. Tecnicamente si chiama Revisione. Negli uffici di via Cilea hanno dovuto intensificare gli sforzi. Perché se fino a un paio di anni fa le sedute per revisione erano 2-3 al mese, dal 2010 sono diventate quattro, una alla settimana.
«Ogni mese accogliamo tra i 250 e i 300 milanesi che devono rifare gli esami perché hanno azzerato i punti - spiega il direttore generale della Motorizzazione, l'ingegner Paolo Nucera -. Sì, il dato parla di una crescita degli automobilisti costretti alla revisione».
Il perché va ricercato «nell'aumento dei pattugliamenti sulle strade - continua Nucera - che nonostante la carenza di personale continua ad essere tra i mezzi più efficaci per contrastare le infrazioni. Perché se è vero che le multe sono aumentate e questo non fa piacere agli automobilisti è anche vero che gli incidenti sul territorio sono diminuiti, ed è questo il nostro mandato: la sicurezza stradale».
Che le multe continuino a fioccare è dato certo, basta scorrere le statistiche dei vigili urbani. Solo lo scorso anno gli ausiliari della sosta hanno staccato qualcosa come 33.400 contravvenzioni sul territorio cittadino. Va ricordato, ad esempio, che parcheggiare sulle strisce pedonali o in spazi riservati ai disabili comporta la riduzione di 2 punti sulla patente.
Il record delle infrazioni che determinano la decurtazione del punteggio va sicuramente agli eccessi di velocità.
In questo caso il «primato» va al tratto autostradale Milano-Bergamo: nel 2010 sono stati 14.000 gli aumobilisti che si sono visti recapitare una multa per aver superato il limite, 1.200 al mese, o se si vuole rimpicciolire ancor di più lo spettro uno ogni mezz'ora. Ma cosa fare quando arriva la comunicazione che dalla patente sono stati decurtati i punti? «Prima di arrivare all'azzeramento che comporta la revisione è possibile seguire i corsi di recupero - spiegano all'Aci -. Gratuiti per i soci, a 120 euro per gli altri, il corso di 10-15 ore permette di recuperare i punti persi. Putroppo i milanesi sembrano diventati più indifferenti a questa possibilità».
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