Shaun Stonerook, il grande capo dell'Ohio dai capelli ricci, sembra il giudice di Angeli con la pistola che trova il merlo romano al biliardo: 20 punti di vantaggio per farlo sognare e poi tocca a lui, 11 punti all'inizio del terzo quarto, prendere tutta la posta.
Siena vince (72-80) anche la terza partita davanti al pienone dell'Eur, vince raccogliendo per strada i giocatori di Repesa che scoppiano dopo due tempi (38-26, sprecando tanto, potendo andare due volte sul +20). Si mette in tasca praticamente anche il terzo scudetto rimediando ad una serata confusa, almeno in partenza perché vedere i campioni segnare 10 punti, subendone 26, in 10 minuti, ha fatto un certo effetto. Ma ci ha pensato il grande capo a scuotere l'albero facendo cadere prima Gabini, poi Hawkins e Lorbek, azzerando gli altri zero che camminano per Roma. Lezione magistrale senza troppe polemiche questa volta perché se puoi partire con un così grande vantaggio davanti alla tua gente e poi vai a sbattere sulla scogliera verde di Pianigiani allora non c'è più niente da dire.
Martedì a Roma ci sarà, probabilmente, l'ultima partita di questa serie scudetto. Era quasi scritto, ma ieri sera all'Eur qualcuno ha pensato che si potesse capovolgere il cielo di questo basket italiano, illudendosi.
Non è servito neppure il miglior McIntyre, diciamo che è bastata la scienza e la coscienza di squadra, cosa che Roma non ha mai avuto per tutto l'anno e lo si è visto quando è saltata per aria nel terzo tempo (8-19), quando è andata a terra per il conto totale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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